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Funerali Sara Anzanello, il fidanzato legge la lettera-testamento: “Sorridete e vivete”

Grande commozione nella chiesa di Ponte di Piave a Treviso dove questo pomeriggio si sono svolti i funerali di Sara Anzanello, la pallavolista 38enne scomparsa qualche giorno fa per un linfoma. Il fidanzato Walter ha letto la lettera-testamento, sostenuto dalle amiche pallavoliste Rachele Sangiuliano e Raffaella Calloni.
A cura di Biagio Chiariello
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"Vivere, senza grandi pretese, ma vivere. Ho paura. Sono qui per lottare, mai mollare. Sorridete per vivere. Arrivederci a tutti, Sara".  Un lungo applauso è risuonato nella chiesa di Ponte di Piave, dove nel pomeriggio di oggi, martedì 30 ottobre è stato celebrato il funerale di Sara Anzanello, la campionessa di pallavolo scomparsa a 38 anni per un linfoma. Il fidanzato Walter ha letto la lettera-testamento di Sara, sostenuto dalle amiche pallavoliste Rachele Sangiuliano e Raffaella Calloni. Applausi anche quando la bara è entrata in chiesa. Sopra il feretro una foto sorridente di Sara e, di fianco, un'altra foto con il pallone da volley. Tra i tanti presenti  anche il noto dj Ringo, amico personale della Anzanello, oltre a delegazioni dei team di pallavolo di tutto il Trevigiano, e non solo. In prima fila anche la delegazione dell'Aido, associazione donatori organi, di cui Sara era una grande testimonial. Fuori dalla chiesa le bandiere del Coni in onore della campionessa della Nazionale vincitrice del Mondiale del 2002 e di due Coppe del Mondo conquistate nel 2007 e nel 2011. Il parroco l'ha ricordata come “una donna gloriosa, una di noi, di voi. Sara, hai imparato con lo sport uno stile di vita, affrontando fatiche per  raggiungere grandi risultati a livello mondiale, come ha ricordato ieri il presidente della Repubblica Mattarella ricevendo le compagne della Nazionale, vice campioni del Mondo”.

Sara nel 2013 aveva subito un trapianto di fegato dopo una gravissima forma di epatite contratta in Azerbaigian dove si era trasferita per giocare. In seguito aveva intrapreso una lunga fase di riabilitazione, fino a riuscire, con una determinazione commovente, anche a tornare in campo nel 2015 nel Novara in Serie B1. "Sono la persona più felice della terra", aveva raccontato Anzanello al momento dell'annuncio del ritorno all'agonismo, "questi ultimi 30 mesi per me non sono stati semplici, sono ripartita dalle piccole conquiste quotidiane come mangiare e camminare. Ora riesco anche a fare pesi e provo a giocare". Fino agli ultimi giorni prima del peggioramento i suoi profili social erano invasi dai suoi messaggi di incoraggiamento alle azzurre, impegnate al Mondiale in Giappone. Giovedì 25 la terribile notizia.

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