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Frankie Dettori costretto a vendere decine di trofei: ne ha vinti troppi, non entrano in casa

Il fantino, star internazionale dello sport, ha spiegato così la sua decisione: “Non sono mai stato una persona materiale. Per me sono i ricordi che contano. Le persone si eccitano più di me nel guardare tutti quei trofei”.
A cura di Maurizio De Santis
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Frankie Dettori ha messo all'asta parte dei trofei conquistati in carriera.
Frankie Dettori ha messo all'asta parte dei trofei conquistati in carriera.

Nella nuova casa non c'è abbastanza spazio per tutti i trofei vini in carriera. Frankie Dettori non vorrebbe separarsene, ognuno di quelli racconta un po' della sua storia di fantino divenuto una star internazionale dello sport. Ma, suo malgrado, è stato costretto a fare una cernita robusta tra coppe, targhe e altri premi conquistati in sella. Il motivo? Una questione logistica.

Nella nuova casa di Londra in cui andrà ad abitare a partire dal prossimo mese di settembre non potrà portarli tutti: non saprebbe dove né come sistemare gli oltre duemila cimeli che hanno scandito i momenti più esaltanti della sua esperienza con le briglie in pugno (compresi quelli che gli ha regalato suo padre). L'appartamento che costituirà la nuova dimora rispetto all'abitazione vicino a Newmarket, nel Suffolk, che lo ha accolto finora è di dimensioni un po' più ridotte.

Il fantino italiano ha fatto una selezione dei premi per motivi logistici.
Il fantino italiano ha fatto una selezione dei premi per motivi logistici.

Ecco perché Dettori ha deciso di mettere all'asta una porzione di quelle gratificazioni, circa duecento. In quel novero ci sono anche stivali, divise, selle e quant'altro ha fatto parte della sua avventura nelle differenti competizioni affrontate, da quelle meno ‘pregiate' ad altre di grande riconoscimento.

Ad alcuni trofei invece è molto affezionato, fanno parte della collezione di cose preziose che rivesto un valore sentimentale ed emotivo particolare: il suo MBE (Most Excellent Order of the British Empire), la medaglia per essere stato nominato Commedatore in Italia, i ricordi di Ascot e Breeders ‘Cup, i cappellini che indossava in occasione dei successi al St Leger Stakes e al Prix de L'Arc de Triomphe 2015 su John Corno d'oro addestrato da Gosden. C'è anche la piccola coppa e la coccarda per la prima gara vinta dal più grande fantino della sua generazione: un Donkey Derby.

Dettori correrà per l'ultima volta ad Ascot il prossimo 21 ottobre.
Dettori correrà per l'ultima volta ad Ascot il prossimo 21 ottobre.

"Non sono mai stato una persona materiale – ha spiegato Dettori in un'intervista al Daily Mail -. Per me sono i ricordi che contano. Le persone si eccitano più di me nel guardare tutti quei trofei. Privarmene, non mi spezza il cuore". A 52 anni, chiuderà la carriera di fantino ufficialmente dopo l'appuntamento di Ascot del 21 ottobre prossimo. "Non ci siamo resi conto di quanto accumulato in così tanti anni", ha aggiunto.

Parte del ricavato della vendita all'asta è stato devoluto all'ente di beneficenza Direct Aid For Africa. L'importo totale raccolto non è stato reso noto, ma per avere un'idea di quale sia il valore di alcuni cimeli basta qualche esempio: un paio di stivali da corsa firmati sono stati venduti per 2.800 sterline (quasi 3 mila e 500 euro) e una sella da corsa firmata usata da Dettori a Epsom, è stata battuta 1.400 sterline (circa mille e 600 euro). Un acquirente dal Giappone ha pagato 4.600 sterline (oltre 5 mila euro) per un set da corsa di sete blu reale ex-Godolphin. Parte del ricavato è andato all'ente di beneficenza Direct Aid For Africa.

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