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America's Cup 2024

Francesco Bruni ricorda la paura più grande su Luna Rossa: “Quel fulmine ci avrebbe fatto fritti”

Dal prossimo 26 settembre inizia la serie delle finali di Louis Vuitton Cup tra Luna Rossa e Ineos Britannia. Francesco Bruni, timoniere dell’imbarcazione italiana ha spiegato cosa servirà per fare bene e quali siano stati i momenti più difficili: dalla rottura della randa al fulmine caduto in mare. “C’è sempre una prima volta… ma il fulmine, mamma mia”
A cura di Alessio Pediglieri
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Luna Rossa è in finale di Louis Vuitton Cup e dal prossimo 26 settembre sfiderà gli inglesi di Ineos Britannia per giocarsi il successo e accedere ai match races contro il Team kiwi di New Zealand per giocarsi la America's Cup 2024. Saranno giorni intensi, di lavoro e migliorie, rigorosamente nell'ombra per non anticipare nulla ai propri avversari, da parte di tutto il Team Prada a terra e sull'imbarcazione. Francesco Bruni dall'alto della sua esperienza sa come gestire la pressione, come caricare l'equipaggio e scaricarsi di dosso tutto ciò che si è dovuto affrontare, come l'improvvisa rottura del carrello della randa, compreso anche il fulmine che ha spaventato tutti: "Impressionante, ci avesse colpito saremmo finiti tutti fritti".

Bruni ricorda i due momenti più difficili: la paura per il fulmine e la randa rotta

Non è stato facile per Luna Rossa battere NYCC American Magic, le due imbarcazioni che già nei preliminari erano state indicate favorite per la finalissima. Alla fine Team Prada ha prevalso, 5-3, con gli americani che erano risaliti dallo 0-4 all'incredibile 3-4. Merito loro, di qualche errore di troppo per la pressione e per una serie di eventi che avevano complicato tutto. "Sono pezzi iper testati" ha ricordato Bruni ritornando sulla rottura del carrello della randa che ha costretto Luna Rossa ad alzare bandiera bianca sul 4-2, "ma c'è sempre una prima volta". Come in occasione della tempesta che si era scatenata nel Secondo Round Robin, con Luna Rossa in acqua e i fulmini che si sono scaricati in mare. "Mamma mia…" ha ricordato il timoniere di sinistra di Luna Rossa al Corsera, "l’albero in carbonio è un conduttore altissimo: se ci avesse colpiti, saremmo finiti tutti fritti". Un pericolo reale, che lo stesso Bruni aveva già raccontato aver vissuto in precedenti situazioni, con effetti devastanti sulle imbarcazioni colpite.

Luna Rossa contro Ineos Britannia, il replay del 2021

La finale contro Ineos è il replay dell'ultima sfida quando la Louis Vuitton si chiamava ancora Prada Cup e rappresenta l'ennesima sfida tra due equipaggi fortissimi. "Checco" Bruni c'era nel 2021 e ci sarà ancora al comando del timone sinistro dal 26 settembre: "Li incontriamo di nuovo, cambia solo il nome ma nient'altro perché chi vincerà andrà a sfidare i kiwi". L'ultima volta ci è sfuggita di poco, il sogno è portare l'America's Cup per la prima volta in Italia: "Stiamo lottando con il coltello tra i denti" assicura Bruni alla Rai. "Posso garantire sicuramente questo, sarebbe una cosa straordinaria".

Luna Rossa in finale, Bruni prepara la sfida e scaccia i fantasmi

Francesco "Checco" Bruni sa come si fa: ha al suo attivo 7 titoli Mondiali, 5 Europei e 15 Nazionali in varie classi. Ha partecipato a tre Olimpiadi ed è stato vicecampione del mondo nella classe Moth. Questa è la sua sesta America's Cup, la quinta su Luna Rossa. : "Non è stato facile, quando sbagli ti senti un idiota, altrimenti sei un eroe. Abbiamo fatto un bel reset, mi aspetto pura battaglia: chi arriverà contro New Zealand non lo farà 7-0, sarà durissima". Ovviamente il team di Luna Rossa sta effettuando migliorie, un upgrade per ripresentarsi ancora più performanti: "Saranno giorni utili per prendere confidenza tra noi e la barca, l'asticella sale e la pressione aumenta". Chi saprà gestire meglio tutto e avrà portato le modifiche perfette avrà più chance. "Ma non diciamo nulla" osserva ancora Bruni, "qui ci ascoltano anche i muri".

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