Francesca Porcellato delusa alle Paralimpiadi: “Regole assurde, perdo con chi è meno disabile di me”
L'ultima Paralimpiade di Francesca Porcellato si chiude con il quarto posto nella prova in linea di ciclismo e con l'enorme polemica sulla scelta delle categorie dei partecipanti. L'atleta è una vera istituzione dei Giochi e ha fatto sentire la sua voce al termine di una gara ingiusta, in cui ha dovuto gareggiare contro rivali che dal punto di vista fisico hanno molte più possibilità: li ha definiti "regolamenti discutibili" e "confusione di classificazione" per essere diplomatica, ma dietro alla sua intervista c'è una richiesta per rendere più equa la competizione e dare medaglie "a chi davvero se le merita".
Porcellato ha festeggiato il quarto posto come se fosse il primo, dato che è stato frutto di una rimonta faticosissima contro rivali che non appartenevano alla sua categoria. L'atleta ha una lesione fra H4 e H5, ma ha alla gara hanno partecipato anche atleti con altri tipi di lesioni: un numero basso indica una disabilità di grado maggiore, ma a Parigi 2024 tutti hanno corso insieme, creando evidenti disuguaglianze come denunciato ai microfoni della Rai subito dopo la fine.
La denuncia di Porcellato per le Paralimpiadi
Da oltre 38 anni Francesca Porcellato incanta ai Giochi Paralimpici e alle Paralimpiadi invernali: 12 edizioni disputate in tutto, da Seul 88 a Parigi 24, e 14 medaglie portate a casa in tanti sport diversi. L'atleta è uno dei simboli di questa competizione e il giorno del ritiro è agrodolce per tutto ciò che è successo durante la sua ultima gara. Il quarto posto nella gara su strada è un ottimo risultato nonostante tutto, ma sarebbe potuto finire sul podio con un regolamento più equo.
Intervistata da Rai 2 non ha nascosto la rabbia e il rammarico, portando a galla una questione che difficilmente viene affrontata: "È un quarto posto che avrebbe medaglia se non ci fosse il regolamento assurdo dell'accorpamento, chi mi avrebbe battuto, tra confusione di categorie e regolamenti discutibili, stanno rubando medaglie a chi davvero se le merita. Ma il quarto posto è bello perché la gara è stata complicata, all'inizio mi sono tamponata e incastrata con un'altra ragazza e ci siamo dovute fermare. Poi ho recuperato e ho fatto lo sprint per il quarto posto, sono soddisfatta perché non potevo fare di più".
Cosa vuol dire? Porcellato spiega che alcuni rivali potevano spingere avvalendosi di muscoli che lei non ha la possibilità di utilizzare. Un fattore che a suo dire falsa la competizione rendendo tutto più difficile per gli atleti con il suo stesso grado di disabilità: "Ho una lesione di 5 e combatto con chi è amputato e ha il tronco sano, oppure chi ha una lesione di 10 e ha tutti gli addominali. Io spingo solo di braccia, mentre gli altri si aiutano con molti altri muscoli e qui c'è la differenza di categoria. Fa male essere battuti da chi è meno disabile di te, loro esultano e tu devi stare zitto. Succede per la confusione di classificazione, diplomaticamente la chiamo così, e per regolamenti assurdi".