video suggerito
video suggerito

Feldi Eboli porta lo Scudetto di calcio a 5 al Sud per la prima volta: “Sogno iniziato vent’anni fa”

La Feldi Eboli ha vinto il trentanovesimo Scudetto di calcio a 5 e l’ha portato per la prima volta al Sud: un sogno iniziato vent’anni fa raccontato a Fanpage.it dal presidente Gaetano Di Domenico.
A cura di Vito Lamorte
339 CONDIVISIONI
Immagine

Lo Scudetto di calcio a 5 quest’anno, per la prima volta, si è fermato a Eboli. Per questo il 17 giugno 2023 è una data che resterà nella storia del futsal italiano maschile. La Feldi Eboli ha conquistato il trentanovesimo Scudetto e ha scritto il suo nome nell'Albo d'Oro della Serie A New Energy di Calcio a 5 battendo l'Olimpus Roma in maniera netta, portando per la prima volta il tricolore al Sud.

Un trionfo storico quello delle Volpi, che contro i capitolini hanno vinto gara-1 per 3-2 al PalaSele e 2-1 in gara-2 in trasferta; dopo aver chiuso al quarto posto la Regular Season e aver superato nei playoff prima Avellino, poi Napoli e, infine, Roma. L'anno scorso il titolo è stato solo sfiorato, perdendo in finale con Pesaro, ma quest'anno è arrivata la vittoria che è il culmine di una storia iniziata vent'anni fa, quando l'attuale presidente Gaetano Di Domenico giocava come portiere con gli amici in Serie D e che, un passo alla volta, è giunto ad alzare la coppa al Palasport di Cisterna di Latina.

Lo stesso presidente Di Domenico ha raccontato a Fanpage.it il viaggio che ha portato la sua squadra sul tetto d'Italia e il numero uno delle Volpi lo ha fatto proprio riavvolgendo il nastro di questa avventura: "Venti anni fa, con i miei amici, facevamo sempre tornei estivi e mi hanno iniziato a chiamare ‘presidente’ per la mia indole da organizzatore e poi abbiamo fatto l’iscrizione al campionato regionale di Serie D. Piano piano abbiamo iniziato il nostro cammino e dopo aver scalato tutte le categorie siamo approdati in Serie A. Adesso siamo qui da sei stagioni e questa è culminata con la vittoria dello Scudetto”.

Di Domenico è entusiasta di questa vittoria e ne parla in maniera molto chiara, non perdendo mai di vista gli obiettivi ma non nascondendo l'emozione: “È un sogno che si è realizzato. Èd è un sogno ‘Felice’, come il nome di mio papà che ci ha lasciato un po’ di tempo fa. Lo è diventato perché abbiamo sempre cercato di dimostrare di essere all’altezza e abbiamo sempre cercato di fare le cose nel modo migliore. Togliamo spazio agli affetti, agli amici, ma dopo vent’anni il campo ci ha detto che noi siamo arrivati ad uno standard di qualità molto alto e adesso dobbiamo dimostrare di poter stare a questo livello in maniera costante. Sotto tutti i punti di vista, dal campo alla comunicazione fino al sociale”.

Portare per la prima volta lo Scudetto al Sud, poi, non è cosa da poco: “È un’emozione fortissima e se mi fermo mi viene la pelle d’oca ogni volta. È un segno indelebile nella storia di questo sport e da settembre nella sede a Roma ci sarà una foto nostra. È incredibile ma è anche un monito a tutti, e lo dico sempre anche ai presidenti delle società delle serie minori, perché lavorando in maniera costante e in maniera serie si possono raggiungere traguardi inimmaginabili“.

Una vittoria che poteva arrivare già un anno fa ma il sogno si spense a pochi secondi dalla fine della finale: "Noi dodici mesi fa ci siamo arresi solo al Pesaro ad un minuto e mezzo dalla fine ma quella sconfitta ci ha portato ad avere una maturità diversa quest’anno: è servita tanto quella finale quanto quella che ci ha portato al trionfo. Adesso si parla dello Scudetto, dell’antagonista e della stagione ma è un viaggio iniziato molto tempo fa. Sto ripensando a chi è stato con me dall’inizio e chi è stato solo di passaggio, ma sono stati tutti importanti. Sono state bellissime le vittorie e gli obiettivi raggiunti ma pure le sconfitte ci hanno insegnato tanto e ci hanno portato a fare meglio".

La Feldi Eboli è una realtà sul territorio e lavora da tempo per avvicinare i giovani al mondo dello sport e del calcio a 5: "Abbiamo provato a fare il nostro e abbiamo investito in questo progetto, perché tutte le giovanili (U13, U15, 17, e U19) senza selezioni e senza una retta da pagare per promuovere il calcio a 5 e per far fare sport a chi non ha la possibilità di scegliere. Abbiamo aperto le porte del palazzetto e non facciamo pagare il biglietto perché nessuno doveva avere una scusa per non venirci a vedere. Lo abbiamo fatto per avvicinare tutti alla squadra, sia al campo che ai protagonisti. Ci riteniamo una grande famiglia e una famiglia accoglie sempre tutti. Non ci piace ostentare sui social quello che facciamo ma abbiamo avuto sempre l’obiettivo di avvicinare la gente a questo sport e continueremo a farlo".

Adesso la Feldi Eboli è campione in carica e le aspettative saranno tante, così come i sogni da parte della società e dei tifosi: "I sogni sono nel cassetto e sono lì per essere presi. Ora tutti mi dicono ‘Pres, apra il cassetto e puntiamo alla Champions’. Sarebbe lo step successivo ma io credo che dopo lo Scudetto dobbiamo consolidare tutto quello che abbiamo fatto e soprattutto perché non serve vincere una volta e poi sparire. Noi vorremmo che oltre ai tabellini e ai risultati le persone guardino alla Feldi Eboli anche per altro e lavoreremo sempre su questa strada. Questo è stato sempre il nostro obiettivo e ci proveremo sempre perché non dimentichiamo da dove siamo partiti. Noi siamo gli stessi che vent’anni fa facevano la Serie D, sono cambiate tante cose per via delle differenze di categorie ma il cuore con cui facciamo le cose è sempre lo stesso".

339 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views