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Olimpiadi Parigi 2024

Falsata la finale di lancio del peso alle Olimpiadi, Fabbri è vittima di una farsa: inspiegabile

Gli ultimi due lanci decisi per la medaglia sono stati condizionati dalle condizioni impraticabili e pericolose della zona di lancio. L’italiano, Leonardo Fabbri, e il nigeriano, Enekwechi, rischiano di farsi seriamente male. Incomprensibile la decisione dei giudici gara di farla asciugare in netto ritardo.
A cura di Maurizio De Santis
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Il momento in cui Fabbri perde aderenza col piede d'appoggio e rischia di cadere a causa della pedana bagnata.
Il momento in cui Fabbri perde aderenza col piede d'appoggio e rischia di cadere a causa della pedana bagnata.
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Una farsa. È la prima cosa che viene in mente pensando alla finale del lancio del peso alle Olimpiadi. Una farsa perché la pedana bagnata dalla pioggia è scivolosa ma nessuno interviene per renderla praticabile, falsando di fatto la gara decisiva per le medaglie: sarà asciugata solo dopo che l'italiano, Leonardo Fabbri, e il nigeriano, Enekwechi, rischiano di infortunarsi seriamente. L'azzurro è riuscito a tenere l'equilibrio ma il piede d'appoggio, che non ha avuto la giusta presa, ha inficiato il gesto atletico e il getto dell'attrezzo. Ha chiuso in quinta posizione, grazie al lancio da 21.70 metri che gli era stato cancellato, con tanta amarezza.

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La domanda sorge spontanea dopo averlo visto ‘scivolare' lontano dal podio (era finito inizialmente settimo, salvo la correzione dei giudici gara avvenuta solo in seguito): cosa sarebbe accaduto se avesse potuto competere senza quell'incidente imprevisto? L'africano, invece, è caduto rovinosamente e quasi è andato a sbattere con la testa sul cordolo che delimita la zona di lancio. Perfino Crouser, che alla fine vincerà la medaglia d'oro, sarà costretto a movimenti da equilibrista per non perdere il controllo e franare sulla pista.

Inaccettabile, inspiegabile, incomprensibile la decisione dei giudici di gara che hanno atteso prima d'intervenire: di fatto, le ultime due sono state fortemente condizionate dal fondo reso infido dall'acqua che, al momento dell'esecuzione del gesto d'atletico, s'è trasformata in una trappola. Effettuare la rotazione in quel modo e poi provare a scagliare la sfera s'è rivelato quasi impossibile. Almeno fino a quando non è arrivato il segnale (finalmente) agli inservienti affinché spazzolassero la pedana.

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Cosa è successo? Basta dare un'occhiata al replay per avere contezza di quanto sia stato difficoltoso per Fabbri affrontare il lancio, al punto da finire fuori dal cono di tiro a causa della scivolata. L'azzurro ha ruotato pericolosamente la caviglia destra, perso equilibrio e il peso è finito fuori dal cono di tiro. Fabbri ha anche mosso proteste con l'organizzazione per l'incidente… solo dopo la pedana è stata asciugata.

La classifica finale
1. Ryan Crouser (USA) 22.90
2. Joe Kovacs (USA) 22.15
3. Rajindra Campbell (JAM) 22.15
4. Payton Otterdahl (USA) 22.03
5. Leonardo Fabbri (ITA) 21.70
6. Cornnell Enekwechi (NGR) 21.42
7. Jacko Gill (NZL) 21.15
8. Uziel Munoz (MEX) 20.88
9. Marcus Thomsen (NOR) 20.67
10. Tomas Stanek (CZE) 20.37
11. Zane Weir (ITA) 20.24

A vincere l’oro è stato l'americano Ryan Crouser (22.90). Argento al connazionale Joe Kovacs (22.15). Stessa misura anche del giamaicano Rajindra Campbell ma s'è dovuto accontentare del bronzo perché la sua seconda miglior misura è inferiore a quella dell'americano.

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