È un’esecuzione più che un match di MMA: l’avversario è inerme, gli dà un pugno in testa devastante
Una scena di una brutalità selvaggia, che ripropone il tema del confine sottile tra violenza assurda e sport che hanno come scopo il male fisico dell'avversario. In questa dicotomia si muovono gli atleti degli sport di combattimento: da quelli più ‘nobili' come il pugilato, a quelli con meno limiti ai colpi portati, come la kickboxing, la boxe a mani nude e le arti marziali miste. La conclusione per KO del match di MMA tra il moldavo Ion Surdu e il ceco David Kozma lascia sconcertati per il livello di violenza che ha lasciato esanime il secondo, portato poi in ospedale per accertamenti, fortunatamente senza ulteriori conseguenze.
Surdu mette KO Kozma approfittando di una caduta: pugno in testa selvaggio
L'incontro era uno dei combattimenti di cartello della riunione Oktagon 58, svoltasi sabato sera alla Fortuna Arena di Praga davanti a 20mila spettatori. Il pubblico era accorso per spingere l'atleta di casa, anche noto come Pink Panther (Pantera Rosa) per la vistosa tinta dei suoi capelli. Ma Surdu aveva ben altre idee e ci ha messo poco per porre fine al match già nel primo round. Fatale è stato al lottatore ceco un tentativo andato a vuoto di gancio destro: il moldavo lo ha schivato e Kozma ha perso l'equilibrio finendo al tappeto.
In quel momento il suo destino era segnato: nel cadere si è girato pancia in su e a quel punto Surdu ha caricato il suo pugno con tutta la ferocia possibile, calandolo come una mannaia sul volto indifeso del ceco. Un colpo terrificante, quasi un'esecuzione contro un condannato ormai inerme. Fortunatamente l'arbitro è intervenuto velocissimo avendo capito che era finita, altrimenti sarebbero seguiti altri colpi altrettanto devastanti e selvaggi. Niente di irregolare nelle MMA, è tutto ok finché il match non viene fermato.
Grazie alla vittoria su Kozma, Surdu – soprannominato ‘Dracula' – avrà la possibilità di combattere per il titolo vacante dei pesi welter Oktagon contro il georgiano Amiran Gogoladze. Il malcapitato ceco, ripresosi dopo il ricovero precauzionale in ospedale, dovrà invece smaltire un KO davvero brutale.