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E ora Alex Schwazer sogna Tokyo 2020: “Due mesi di allenamento e sarà difficile batterlo”

Con l’assoluzione nel processo per doping per Alex Schwarzer si apre l’ipotesi di una possibile partecipazione alle Olimpiadi di Tokyo 2020 anche se al momento la sentenza del Tribunale di Bolzano non cancella la squalifica di 8 anni inflitta dal Tas di Losanna nel 2016. Il marciatore azzurro può però adesso appellarsi alla Corte Federale Svizzera per impugnare la decisione dell’arbitrato dello sport.
A cura di Michele Mazzeo
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Dopo l'assoluzione nel processo per il presunto caso doping risalente al 2016, il marciatore italiano Alex Schwazer potrebbe tornare a competere e addirittura partecipare alle prossime Olimpiadi di Tokyo 2020 in programma la prossima estate.

Al momento si tratta solo di una speranza perché la sentenza di assoluzione emessa dal Tribunale di Bolzano non cancella la squalifica di 8 anni comminata dal Tas di Losanna ma offre la possibilità all'altoatesino di rivolgersi alla Corte Federale Svizzera per impugnare la sanzione inferta dall'Arbitrato dello Sport proprio per quella presunta positività ora sconfessata dalla corte bolzanina.

Il neopresidente della Federazione Italiana di Atletica Leggera Stefano Mei riferendosi a ciò, pur non avendo ancora avuto modo di leggere le motivazioni della sentenza emessa dal Tribunale di Bolzano, ha aperto alla possibilità di vedere Schwazer in maglia azzurra ai Giochi di Tokyo: "Se le anticipazioni di stampa riferitemi fossero rispondenti alle motivazioni presenti nella sentenza, si aprirebbero scenari inaspettati".

A tal proposito lo stesso Alex Schwazer intervenuto ai microfoni di Sky Sport è stato però cauto: "Se avrò la possibilità di partecipare alle Olimpiadi sarò molto contento, se questo non succederà, va bene lo stesso – ha detto infatti il 36enne di Vipiteno –. L’importante è essere arrivato alla verità e dimostrare a tutti che sono innocente".

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Più diretto invece Sandro Donati, allenatore di Alex Schwazer, sicuro del fatto che se si risolvesse la questione, il marciatore italiano campione olimpico della 50 km a Pechino 2008 sarebbe ancora competitivo per giocarsela con i migliori ai Giochi Olimpici di Tokyo.

"Con il poco allenamento che ha fatto già in Italia non lo batterebbe nessuno, se si risolve la faccenda a livello politico e lui può rientrare con un paio di mesi di allenamento lo metterei nella condizione che sarebbe molto difficile batterlo anche a livello mondiale", ha detto infatti Donati intervenuto nella trasmissione 24Mattino su Radio 24 durante la quale il tecnico ha anche precisato che Schwazer al momento ha poco tempo per allenarsi perché "deve lavorare per portare avanti la famiglia, ha dovuto restituire premi e spendere un sacco di soldi per avvocati e consulenti".

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