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È morta Ágnes Keleti era l’olimpionica più longeva al mondo: scampò all’Olocausto, vinse 10 medaglie

Ágnes Keleti si è spenta all’età di 103 anni in ospedale a Budapest dopo un ricovero per insufficienza respiratoria e problemi cardiaci. La “Regina della Ginnastica” ha vinto 10 medaglie olimpiche per l’Ungheria, conquistando il suo primo titolo nazionale nel ’40, a 16 anni. Di origini ebree, nel ’44 scampò alla repressione nazista grazie a documenti falsi e tornò a gareggiare e a vincere fino al 1957. Era la più longeva campionessa olimpica vivente: “Basta non guardarsi mai allo specchio”
A cura di Alessio Pediglieri
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Il mondo dello sport e della ginnastica in particolare piange la scomparsa di Ágnes Keleti, ex stella ungherese scomparsa all'età di 103 anni. Era la campionessa olimpica più anziana al mondo: vinse il suo primo oro in un campionato nazionale nel 1940, poi quando nel '44 iniziò la repressione nazista riuscì a sfuggire grazie a dei documenti falsi. In carriera ha conquistato ben 10 medaglie olimpiche.

La morte di Keleti in ospedale dopo il ricovero per insufficienza respiratoria

Non ce l'ha fatta Ágnes Keleti, all'età di 103 anni e a pochi giorni dal suo compleanno, il prossimo 9 gennaio, ha ceduto a causa di insufficienza cardiaca e difficoltà respiratorie. Era stata ricoverata all'ospedale  Honvéd di Budapest in condizioni critiche nella giornata di sabato. A nulla sono valse le cure con il Comitato Olimpico ungherese che ne ha ufficializzato la scomparsa con un post di cordoglio. Keleti era la più longeva olimpionica ancora in vita e in Ungheria considerata un vero e proprio mito, dedicando la sua intera vita alla ginnastica, prima da atleta e poi da allenatrice.

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Ágnes Keleti, la stella olimpica della ginnasta ungherese sfuggita all'Olocausto

Ágnes Keleti iniziò a praticare questo sport da bambina, iniziando a fare ginnastica all'età di 4 anni, e vinse il suo primo oro in un campionato nazionale nel 1940, a soli 16 anni. Nel corso della sua carriera, tra il 1937 ed il 1956, vinse per 10 volte il titolo nazionale magiaro. Nello stesso anno, 1940, avrebbe potuto partecipare alle Olimpiadi estive, poi fermate dalla Seconda Guerra Mondiale. Essendo di origini ebree Keleti fu costretta a nascondersi per sfuggire all'Olocausto: quando nel 1944 il regime filonazista ungherese iniziò a deportare gli ebrei nei campi di sterminio, vennero presi i genitori di Ágnes che riuscì a salvarsi solo grazie a documenti falsi, rifugiandosi in una piccola cittadina del paese. Nel 1957 emigrò in Israele, dove ha vissuto fino al momento della sua morte, facendo sempre più spesso rientro in Ungheria una volta crollata la Cortina di Ferro.

Il "segreto di lunga vita" di Ágnes Keleti: "No mi guardo allo specchio"

Straordinaria atleta, denominata in patria la "Regina della Ginnastica", Ágnes Keleti aveva fatto parlare di sé negli ultimi anni per mostrare malgrado l'età una forma fisica ancora eccezionale. In una intervista del 2020 aveva provato a rivelare il suo elisir personale di lunga vita: "Mangio molto cioccolato e molta frutta e pratico esercizio fisico ogni santo giorno, seguendo le trasmissioni di ginnastica online". "Senza occhiali" amava ricordare, spiegando il segreto per continuare a sentirsi giovane malgrado il correre degli anni: "Non mi guardo mai allo specchio… così posso continuare a immaginare l'età che desidero e non quella riflessa". 

Ágnes Keleti ritratta nel 2020 insieme al figlio mentre dimostra la sua incredibile elasticità a discapito degli anni
Ágnes Keleti ritratta nel 2020 insieme al figlio mentre dimostra la sua incredibile elasticità a discapito degli anni

La carriera strepitosa di Ágnes Keleti e le 6 medaglie ai Giochi di Melbourne

Ágnes Keleti è stata il fiore all'occhiello dell'Ungheria ai Giochi olimpici estivi per l'Ungheria e vinse un totale di 10 medaglie di cui 5 d'oro, diventando una delle migliori atlete olimpiche di origini ebree di tutti i tempi. In particolare, ai Giochi della XVI Olimpiade di Melbourne del 1956 fu, assieme a Larisa Latynina, l'atleta che vinse più medaglie in assoluto: 6 in tutto. Dopo quelle Olimpiadi, Keleti si stabilì in Israele, dove lavorò come professoressa universitaria e allenatrice. Nel 2021, quando ha compiuto 100 anni, le è stato assegnato un premio dall'International Fair Play Committee (NFPB), che ha giustificato il premio con la sua carriera "che è stata caratterizzata dall'accettazione, dalla tolleranza, che è una delle idee alla base del Fair Play".

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