Doppio oro per l’Italia alle Paralimpiadi con Fantin nel nuoto, Mijno e Travisani nel tiro con l’arco
Due ori nel giro di pochi minuti. Nel nuoto e nel tiro con l'arco l'Italia urla di gioia per le vittorie di Antonio Fantin, che si conferma campione nei 100 metri stile libero S6 stabilendo anche il nuovo record alle Paralimpiadi, e del due composto da Elisabetta Mijno e Stefano Travisani che nel ‘ricurvo' hanno restituito al Paese quel risultato che mancava da 12 anni (l'ultimo a Londra 2012). Un'impresa eccezionale quella del nuotatore friulano, che ha regalato agli azzurri il 12° metallo prezioso e a se stetto il secondo podio più alto consecutivo dopo Tokyo 2020 (allora stabilì anche il primato mondiale). Quanto alla finale dell'arco, non c'è stata storia: è valsa anche il 16° oro per la spedizione tricolore a Parigi 2024.
Fantin è di un altro pianeta, in vasca non ha rivali
Quando Antonio Fantin ha toccato il muretto era davanti di due secondi agli avversari. E tanto basta a spiegare qual è stata la differenza in vasca (netta) tra il campione di Udine e gli avversari. Ha cancellato il vecchio primato paralimpico e ne ha scritto un altro nuotando col tempo di 1:03.12, l'asciando l'argento va al brasiliano Talisson Henrique Glock in 1:05.27, e il bronzo al francese Laurent Chardard in 1:05.28. L'oro conquistato in Francia è l'ennesimo exploit di una carriera scolpita da ben 6 trofei per il fenomeno di Udine.
L'Italia batte la Turchia in una finale senza storia nell'arco
Il 6-2 rifilato alla Turchia racconta tutto quello che è stata la finale nel tiro con l'arco. Dopo aver vinto il primo parziale con il punteggio di 35-31, la coppia azzurra s'è rivelata di gran lunga superiore piazzando una serie di dardi tanto precisi quanto letali (in termini sportivi): è nel secondo parziale che hanno dato una sterzata decisiva alla sfida facendo registrare ben tre 10 e un 9.
Nel terzo set c'è stato il ritorno di fiamma e di orgoglio dei turchi che hanno provato anche a ridurre il gap, ma Travisani e Mijno hanno tenuto i nervi saldi e gli occhi fissi sui bersagli chiudendo i conti con il 36-33. Nel set conclusivo, il 6 di Eroglu alla terza freccia è stato il segnale per gli Azzurri che era quello il momento di andarsi a prendere vittoria e ora: Travisani ha piazzato un 10, Mijno un 9 e tanto è bastato per scoppiare in lacrime per la gioia. Si tratta della terza medaglia ai Giochi di Parigi per l’arco azzurro, dopo il bronzo ottenuto nel mixed team da Daila Dameno e Paolo Tonon, e dal bronzo di Mijno nell’individuale dell’arco ricurvo.