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Doping, caso Schwazer: Carolina Kostner interrogata su complicità

La pattinatrice dovrà spiegare ai magistrati il suo rapporto col dottor Ferrari, di una strana macchina con cui il marciatore dormiva e perché il 29 luglio 2012 mentì agli ispettori antidoping.
A cura di Alessio Pediglieri
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Era il 2012 e il caso scoppiò in tutto il suo fragore nel mondo della marcia in particolare e in tutto lo sport italiano e mondiale: Alex Schwazer risulta positivo al controllo antidoping alla sostanza ‘Epo' poco prima dei Giochi di Londra 2012 cui doveva partecipare da campione in carica dopo l'oro di Pechino 2008. Non ci sarà e non marcerà più, squalificato con sentenza finale fino a gennaio 2016. Da allora son passati due lunghissimi anni e le indagini della magistratura per  analizzare tutti i retroscena di quella tristissima vicenda non si sono mai fermate. La volontà di far luce sul perché e sul come si è arrivati a una simile situazione con l'obiettivo che si possa prevenire in futuro e mai più accadere. In questo senso si legge la richiesta da parte dei giudici di aver convocato per venerdì prossimo la campionessa di pattinaggio Caroline Kostner, a quel tempo fidanza di Alex e sospettata di aver aiutato il marciatore nelle pratiche illecite e nell'evitate i controlli a sorpresa egli ispettori antidoping.

Una cosa appare certa agli inquirenti: Carolina Kostner non è del tutto estranea ai fatti, anzi. La campionessa di pattinaggio, bronzo quest'anno a ai Giochi di Sochi, dovrà rispondere in particolare a tre elementi che potrebbero risultare fondamentali per il corso della giustizia: in primis, dovrà dimostrare di non aver frequentato il dottor Ferrari, già inibito dal Coni per problemi di doping; poi, dovrà chiarire che cosa fosse quello ‘strano macchinario composto da un tubo e da una mascherina' con cui Schwazer dormiva nei giorni pre Londra 2012; infine, perché il 29 luglio 2012 coprì agli ispettori doping la presenza del fidanzato dichiarando che fosse a Racines, dove era stata la sede di reperibilità del marciatore.

Un percorso lastricato di rischi per la Kostner visto che alcuni elementi sembrerebbero già combaciare ai magistrati ed essere in contraddizione con quanto da sempre dichiarato da parte della pattinatrice. Come la presenza del tanto discusso professor Michele Ferrari che sembra essere stato visto diverse volte sia nel camper di proprietà di Carolina sia nella sua casa di Obersdorf. Ombre pesanti che adesso dovrà chiarire eliminando anche il più piccolo dubbio.

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