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Dal calcetto alla pallavolo, cosa cambia con il nuovo Dpcm del Governo

Salvi i Dilettanti, stretta all’attività sportiva amatoriale. La vuol dare il Governo con le norme annunciate nel nuovo Dpcm studiato per mettere in atto misure di contenimento del coronavirus. Stop alle discipline di contatto, dal calcio alle arti marziali, sì al tennis o al footing. Nulla cambia per adesso per palestre e piscine (a patto che gli ingressi sia contingentati e su prenotazione). ‘Salve’ anche le sessioni dei professionisti, consentite a parte chiuse e nel rispetto dei protocolli previsti dalle rispettive Federazioni.
A cura di Maurizio De Santis
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Cancellate pure dall'agenda e dal vostro smartphone l'appuntamento del giovedì oppure del week-end. Da ora in avanti, fino a quando la situazione di emergenza non rientrerà, non sarà più possibile organizzare la classica partitella tra amici. Che sia di calcio oppure pallacanestro, all'aperto oppure al chiuso, la regola è la stessa. Ecco cosa cambia con le nuove disposizioni del Governo che verranno licenziate a breve. Le prescrizioni annunciate nel Dpcm impongono una stretta alla maggior parte dell'attività sportiva di base ma di carattere amatoriale, in particolare per le discipline di contatto ritenute le più pericolose quanto a trasmissione del coronavirus. Nessuna variazione, invece, per le sessioni di allenamento dei professionisti (vale tanto per gli sport individuali che di squadra) che sono consentite a parte chiuse e nel rispetto dei protocolli previsti dalle rispettive Federazioni. Salvi anche i Dilettanti e le attività dei settori giovanili, a patto che le rispettive Federazioni adottino i protocolli previsti a tutela della salute e della sicurezza degli atleti.

Perché il Governo vuole imporre restrizioni

Il trend in pericolosa crescita della curva dei contagi ha spinto le Istituzioni a pensare misure di contenimento che riportano indietro di qualche mese le lancette dell'orologio. Non sarà (o non sarà ancora) come in occasione del lockdown che fermò il Paese, ma l'obiettivo è chiaro: evitare la pratica di quegli sport che a livello amatoriale possono originare focolai. E non è detto che Dilettanti e settori giovanili siano al sicuro. Come? La diffusione di particelle di saliva che vengono espulse con il respiro e goccioline di sudore aumentano quando si compie attività fisica.

No al calcetto, sì al tennis e al footing

Si spiega così la decisione di vietare la disputa delle partite di calcio (in tutte le sue varianti, dal calcio a 8 fino al Futsal, sempre a livello amatoriale), ma saranno tabù anche gli incontri di di basket, pallavolo, beach volley. Sia all’aperto sia al chiuso. Guantoni appesi al chiodo per la boxe e più in generale per tutte le arti marziali. Nessuna limitazione, invece, per i match di tennis (dove è possibile giocare a distanza di sicurezza) oppure per il footing.

Palestre e piscine, le regole per usufruirne

È possibile continuare a praticare attività sportiva in palestra oppure in piscina? Sì. Almeno per il momento non sono previste ulteriori restrizioni, tanto perle strutture pubbliche quanto per le private, a patto che gli ingressi sia contingentati e tutta l'attività si svolga su prenotazione, in base a un numero ‘possibile' di ingressi e di persone che fruiscono degli ambienti.

Capienza ridotta negli stadi e nei palazzetti

Nulla per gli stadi – dunque alle partite potranno continuare ad assistere non più di mille persone, anche per i campi di Serie A – mentre la capienza dei palazzetti non potrà andare oltre il 15%, senza superare un numero di 1000 spettatori per manifestazioni sportive all'aperto e 200 in luoghi chiusi.

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