Daisy Osakue: “Mi hanno preso per ladra nel negozio Apple a Torino perché sono nera”. Cosa è successo
"Sono stata fermata in un negozio Apple a Torino, pensavano stessi rubando perché sono nera". Sono queste le parole durissime di Daisy Osakue, discobola della Nazionale italiana, che ha pubblicato su Instagram un video per raccontare un episodio di razzismo che ha subito sulla propria pelle nel negozio Apple di via Roma, a Torino.
L'atleta azzurra ha condiviso tre storie in cui ha raccontato ciò che è successo e lo ha fatto con un misto di ironia e tanta amarezza. Osakue stava uscendo dal negozio quando un ragazzo con una pettorina arancione le si è avvicinata e le ha detto: "Devi pagare prima di andare via dal negozio". A quel punto la 28enne ha spiegato che avrebbe pagato la merce scelta alla cassa del piano inferiore ma lui ha continuato ("Sto facendo soltanto il mio lavoro) ma, a quel punto, lei ha replicato con tono duro: "Siamo seri, guardiamoci in faccia: hai bloccato me e non altra gente perché sono l'unica persona di colore vero? Tiro fuori il tesserino della Fiamme Gialle e gli faccio ‘hai beccato l’unico militare di colore e l’hai bloccato perché pensavi stesse rubando'”.
In mano aveva un adattatore da 25 euro e stava vedendo delle cuffie. L'atleta delle Fiamme Gialle è uscita dal negozio e poi ha raccontato quanto era successo sul suo profilo di Instagram.
"Stiamo esaminando i dettagli dell'accaduto"
Il negozio Apple di Torino dove è stata fermata Daisy Osakue ha rilasciato un commento su quanto successo all'atleta azzurra con questa nota: "Stiamo esaminando i dettagli dell'accaduto con la società di sicurezza coinvolta e intraprenderemo le azioni opportune. In Apple lavoriamo con determinazione per promuovere una cultura aperta a tutti e in cui tutti sono trattati con dignità e rispetto. Il nostro impegno verso la nostra cultura inclusiva è profondo così come lo è quello volto a fornire un'esperienza eccellente ai clienti".
Chi è Daisy Osakue
Daisy Oyemwenosa Osakue è una discobola italiana, medaglia d'oro nel lancio del disco alle Universiadi 2019 e detentrice del record nazionale della specialità (64,57 metri). Ha partecipato alle Olimpiadi di Tokyo nel 2021 e a quelli di Parigi la scorsa estate.
Non è la prima volta che l'atleta è vittima di razzismo: nel 2018, nella notte tra il 29 e il 30 luglio, mentre rientrava a casa, a Moncalieri, era stata colpita con delle uova lanciate da un'auto in corsa e quel brutto episodio le ha procurato una lesione alla cornea.