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Crolla prima del traguardo, chi è dietro si ferma per non superarlo: “È così che intendo lo sport”

Meraviglioso gesto sul traguardo della maratona di Malaga: lo spagnolo Ricardo Rosado non ha avuto dubbi quando ha visto il kenyano Evans Kimtai Kiprono crollare davanti a lui. L’atleta iberico ha avuto pochi attimi per decidere quale fosse la cosa giusta, ha frenato per non superare l’avversario e poi lo ha aiutato a concludere la gara: “È stato qualcosa di istintivo, mi è venuto dall’anima. È così che intendo lo sport e la vita”.
A cura di Paolo Fiorenza
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La maratona di Malaga che si è corsa domenica scorsa resterà nella memoria non tanto per il nome del vincitore, il kenyano Charles Muneria, quanto per un meraviglioso gesto avvenuto alle sue spalle mentre altri due corridori erano in lotta per la quinta posizione, ovvero l'ultima che assegnava premi in denaro. Mancavano pochi metri al traguardo della prova ed un altro kenyano, Evans Kimtai Kiprono, stava per tagliare il traguardo posto sul Paseo del Parque de Malaga, quando all'improvviso il suo corpo si è rifiutato di andare avanti: un crollo repentino che lo ha fatto prima rallentare di botto e poi quasi fermare poco prima dell'arrivo. Dietro di lui arrivava a pieno ritmo lo spagnolo Ricardo Rosado, che non ha avuto dubbi sul da farsi: invece di superare nel finale Kiprono, ha frenato a sua volta per non arrivargli davanti, aiutando poi lui stesso il kenyano a tagliare il traguardo.

Rosado è dunque arrivato sesto, ma ha vinto nella maratona della vita. È quando si rinuncia a qualcosa che i nostri gesti assumono valore: il 35enne atleta madrileno ha avuto pochi attimi per decidere quale fosse la cosa giusta, ma evidentemente certi valori sono stati seminati bene dentro di lui. "È stato qualcosa di istintivo, mi è venuto dall'anima – ha poi detto a El Mundo – È così che intendo lo sport e la vita, i valori che mi hanno trasmesso la mia famiglia e i miei allenatori".

"Anche io ero distrutto – ha continuato Rosado – Analizzandolo dopo, penso che la prima cosa che mi è venuta fuori è stata la componente umana di aiutare una persona che in quel momento era in difficoltà. E poi la parte sportiva di dire: ‘È stato migliore di me per 42 chilometri'. Per quegli ultimi tre metri, dove stava passando un brutto momento, non meritava una posizione peggiore della mia".

Quando ha capito cosa stava succedendo, lo spagnolo ha ridotto immediatamente il ritmo, ha afferrato il rivale e lo ha accompagnato negli ultimi passi fino a fargli completare la maratona. Il serbatoio di Kiprono era completamente vuoto: appena tagliato il traguardo, il kenyano è svenuto crollando al suolo. Rosado sapeva bene che solo i primi cinque classificati avrebbero avuto un premio in denaro, "ma in quel momento non mi è venuto neanche in mente". Tuttavia l'organizzazione ha voluto ricompensare la grande sportività del corridore iberico, dando anche a lui i 500 euro destinati al quinto posto, ai quali ha aggiunto i 1000 euro vinti per essere stato il primo spagnolo di questa edizione della maratona di Malaga.

Le condizioni di Kiprono erano di collasso totale dopo l'arrivo: "Non ho potuto parlargli, perché lo hanno curato e portato in ospedale. Era disidratato, spero che si riprenda. Sono questi i valori dello sport, del fairplay. E negli sport di resistenza e di fondo emergono un po' di più, perché ti identifichi con il tuo avversario. Lo rifarei, senza dubbio. Quando oggi mi sono svegliato, non mi importava di essere arrivato sesto o quinto", ha concluso lo spagnolo, il cui gesto è diventato virale sui social, facendogli ricevere tanti complimenti più che meritati.

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