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Cosa sappiamo sulla morte della pallavolista Julia Ituma: l’ultimo video, la telefonata e i messaggi

Nella giornata di giovedì 13 aprile la tragica notizia della morte di Julia Ituma, 18enne giocatrice della Novara Volley, precipitata dal 6° piano dell’albergo in cui soggiornava con la squadra. Ecco tutto ciò che si sa fino ad ora.
A cura di Alessio Pediglieri
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La salma di Julia Ituma, la pallavolista dell'Igor Volley Novara trovata senza vita fuori dall'albergo dove alloggiava con la squadra, a Istanbul, è rientrata in Italia. I funerali si svolgeranno martedì 11 aprile ma sulla tragica scomparsa della 18enne rimangono ancora dubbi da chiarire. Le autorità turche hanno aperto un'indagine ma l'ipotesi più accreditata resta quella del suicidio.

La tragedia si è consumata nella notte di mercoledì 13 aprile, il corpo della diciottenne è stato ritrovato alle 5:30 del mattino da un inserviente dell'albergo e da quel momento sono scattati i rilevamenti per capire non solo la dinamica dell'evento ma anche la ricostruzione delle ore precedenti alla caduta, per determinarne moventi e situazioni. La macchina delle indagini si è subito messa in moto, scandagliando cosa fosse accaduto nell'ultima notte di Julia all'interno della struttura alberghiera, interrogando testimoni, analizzando filmati, ricostruendo passo dopo passo le ultime ore di vita della diciottenne.

L'ultimo giorno di Julia: la partita di Champions League, poi il ritorno in albergo

Julia Ituma aveva preso parte nel tardo pomeriggio di mercoledì 13 alla sfida della Igor Novara per la semifinale di ritorno di Champions League femminile contro l'Eczacibasi. Dopo il clamoroso successo dell'andata, a Istanbul era arrivata una sconfitta netta, per 3-0 che aveva vanificato la qualificazione alla finalissima: Julia vi aveva partecipato attivamente, segnando anche due punti.

Poi, verso le 19 il ritorno nella struttura dell'albergo che ospitava la squadra piemontese, con la squadra di Lavarini che era rientrata nel Volley Hotel per godersi insieme la cena prima del ritiro nelle proprie stanze, in attesa del rientro in Italia programmato per la mattina successiva. Ma la giovane pallavolista non è mai rientrata nella sua stanza al sesto piano se non dopo molte ore.

Il video delle telecamere dell'hotel

Un filmato delle telecamere interne all'albergo inquadra per l'ultima volta Julia Ituma che vaga per il corridoio in uno stato evidentemente inquieto, per oltre un'ora. Tra le 22:30  e le 23:50, la ragazza resta fuori dalla propria stanza turbata da qualcosa. Per gli inquirenti, sono quelli gli istanti che potrebbero aver determinato il successivo tragico svolgimento dei fatti.

Le telefonate di Julia e il cellulare posto sotto sequestro

Per gli investigatori è ritenuto fondamentale per stabilire i motivi della morte di Julia, il telefonino della ragazza, che è stato subito posto sotto sequestro. Si sa che verso le 22:00 Julia aveva chiamato sua mamma Elizabeth per raccontarle della partita, persa malamente contro la squadra turca. Poi avrebbe iniziato a chattare con un compagno di scuola dell'istituto di Novara che frequentava. Evidentemente una discussione accesa che ha turbato Julia, come dimostra il video in cui la si vede tormentata girovagare per il corridoio e la successiva testimonianza della compagna di stanza Lucia.

La madre della pallavolista ha poi comunicato che il telefono di Julia era stato svuotato: "Io l'ho visto, ma era completamente vuoto – ha dichiarato la mamma di Julia –  L'ho acceso, ma dentro non c'era più niente. Cancellati gli sms, la rubrica, e i messaggi WhatsApp. Anzi, sparita anche la app di WhatsApp. Gli inquirenti hanno sicuramente copiato il contenuto per capire con chi ha parlato e chattato prima"

La testimonianza della compagna di stanza

Quando Julia è entrata nella sua stanza d'albergo ha trovato Lucia Varela, la sua compagna con cui ha condiviso la camera e le ultime ore di vita. La testimonianza rilasciata dalla sua compagna ha di fatto delineato le tempistiche degli avvenimenti, confermando uno stato generale di agitazione in Julia. Lucia avrebbe ricevuto anche un messaggio sul proprio cellulare del compagno di scuola di Julia, che si voleva sincerare che stesse bene: "Una volta rientrata in stanza siamo rimaste insieme a parlare fino all'1:30" ha rilasciato alla polizia "Dopo, mi sono messa a dormire". Da quel momento in poi, il buio per gli investigatori poiché Lucia non si sarebbe accorta più di nulla, svegliata dopo le 5:30 del mattino, solo dopo che si era ritrovato il corpo di Julia.

L'ultimo messaggio alle compagne sulla chat

Si stanno continuando ad ascoltare altre testimonianze dirette e indirette mentre si sta definendo l'esame definitivo del cellulare di Julia, ritenuto essenziale per definire gli eventi. La ragazza avrebbe anche mandato un ultimo messaggio alle proprie compagne di squadra all'interno di una chat Whatsapp condivisa in cui avrebbe solamente scritto una parola insieme ad una sua foto: "Addio". Queste le indiscrezioni arrivate dalla Turchia: secondo il quotidiano Hurriyet, infatti, Julia avrebbe detto alle compagne e all'allenatore di non stare bene. Una notizia smentita dall'ufficio stampa della Igor Volley: "È assolutamente falso", ha detto all'Agi il responsabile della comunicazione della società novarese.

I risultati dell'autopsia

Nella mattinata di venerdì 14 aprile è stata predisposta l'autopsia del corpo di Julia per verificare in quali condizioni si trovasse nelle ore precedenti alla morte e quale sia stata la reale causa del decesso. Il referto degli esami, che dovrà essere anche tradotto in italiano, è atteso per i prossimi giorni: le prime indiscrezioni escludono la presenza di droghe o alcool nell'organismo della 18enne.

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