Cosa ci fanno Conor McGregor, Logan Paul e Jake Paul insieme da Trump dopo le reciproche minacce

All'insediamento ufficiale alla Casa Bianca per il giuramento di Donald Trump non sono mancate di certo partecipazioni particolari, come per il mondo dello sport – e in questo specifico caso delle arti marziali tra MMA e UFC – così che la presenza di Conor McGregor in contemporanea con i fratelli Paul – Jake e Logan – non è passata assolutamente inosservata. Anche perché loro stessi hanno fatto di tutto per alzare il clamore mediatico, attraverso un uso sfrenato dei social e mai tirandosi indietro di fronte a telecamere e teleobiettivi. Mostrandosi scherzosi e sorridenti, dopo settimane di minacce e insulti via social.

Un evento unico, particolare e fondamentale nella vita politica e sociale d'America che ha celebrato l'insediamento del neo presidente degli Stati Uniti Donald Trump. Una giornata storica che ha raccolto l'attenzione mondiale che ha osservato attentamente chi ha colto l'invito e non ha voluto mancare all'evento per il ritorno al potere del magnate americano al suo secondo mandato dopo la vittoria nelle ultime elezioni. E se quella dei fratelli Paul poteva essere anche giustificata, essendo cittadini americani e vicini al pensiero di Trump, ciò che ha in parte sorpreso è stata la presenza di Conor McGregor, loro amico giurato sui social e sul ring e, oltretutto, irlandese d'origine.

Perché all'insediamento di Trump era presente anche l'irlandese Conor McGregor

La presenza di Conor McGregor non è certo passata sottotraccia, anzi e molti si sono chiesti perché mai un cittadino irlandese avesse interesse a non mancare all'insediamento di un presidente americano. Presto detto, perché la fama e l'influenza di The Notorious va ben oltre i confini britanni o semplicemente europei, diventando da anni una vera e propria icona principalmente del mondo delle arti marziali ma anche come personaggio pubblico di grande richiamo.

Come di consueto in questi eventi è fondamentale circondarsi anche di autentiche star dal mondo del jet set a quello dello sport e McGregor gode di una fama enorme in America. E siccome nessun membro del governo irlandese era stato ufficialmente invitato all'insediamento di Trump, al posto del politico di turno è intervenuto lui, in qualità di leggenda dell'UFC, recandosi a Washington per dimostrare il proprio sostegno.

McGregor insieme ai fratelli Paul per Trump: il riverbero mediatico virale

Ovviamente il mondo dei social e del web in generale è impazzito nel vedere i fratelli Paul e McGregor insieme in una situazione decisamente inusuale e lontano da ring, guantoni,  insulti o minacce: sorridenti, vestiti all'ultimo grido, come te amici di lunga data, il campione irlandese e i due lottatori americani e youtuber hanno disseminato i social di foto e video  a Washington.

Ricreando un vortice pazzesco di ritorno d'immagine sia per loro stessi che per l'evento sfruttando un bacino complessivo da oltre 35 milioni di utenti su tutte le loro piattaforme social. Così in una foto condivisa da Jake su X (ex Twitter), si vede McGregor seduto dietro i fratelli, sorridente insieme alla madre Pam. Davanti, Jake e Logan hanno espressioni altrettanto divertite, le stesse mostrare in un video girato dallo YouTuber Nelk, in cui mostra il gruppo che ride insieme.

McGregor e i fratelli Paul: le voci su una sfida o in WEE o in UFC

McGregor, 36 anni, da tempo scambia malignità online con Jake Paul, 28 anni, che negli ultimi anni si è dedicato alla boxe lasciando il mondo dello streaming e che a novembre aveva scosso il mondo del pugilato nel match in cui ha battuto ai punti la leggenda dei pesi massimi Mike Tyson, 58 anni. Anche Logan Paul, 29 anni, ha iniziato a praticare la boxe, affrontando diversi avversari di spessore tra cui il grandissimo Floyd Mayweather in un incontro di esibizione, oramai risalente al 2021, per poi dedicarsi al wrestling del WWE.

Proprio McGregor nelle scorse settimane aveva confermato di voler sfidare uno dei fratelli, Jake che a sua volta lo aveva smentito rivelando che in realtà era stato contattato Logan. In una serie di botta e risposta, condito da minacce e insulti, alla fine The Notorious aveva risolto la questione offrendo ai Logan un incontro con le modalità che più gradivano: o WWE o UFC senza alcuna differenza.