Cosa aspettarsi dall’Italia più forte di sempre agli Europei di atletica leggera a Roma
Non è per nulla facile essere una delle squadre migliori al mondo, avere l’Olimpiade fra poche settimane ma dover competere al meglio possibile agli Europei perché organizzati dal proprio Paese. Nell’arco di questi anni, con eventi spesso compressi per recuperare il vuoto del periodo Covid, è capitato a tante nazioni per diverse discipline, questa volta capita a noi per gli Europei di atletica leggera che si disputano a Roma.
Come ci arriviamo? Come detto, molto probabilmente con la squadra migliore della nostra storia, evidenza certificata anche dalla vittoria della Coppa Europa lo scorso anno. Abbiamo l’uomo più veloce e quello che salta più in alto dell’ultima Olimpiade e anche quello che in Europa lancia il peso più lontano, oltre a tutta una serie di altri grandi atleti che soprattutto in Europa possono dettare legge.
Jacobs, Tamberi, Fabbri: le tre stelle polari dell'Italia
Marcell Jacobs è per forza di cose il centro di tanti discorsi. Sta ritrovando se stesso dopo aver lasciato il suo allenatore, Paolo Camossi, per trasferirsi in USA sotto l’egida di Rana Reider. I tempi sotto i 10 secondi ancora non li abbiamo visti, il 9.80 della vittoria di Tokyo sembra lontano. C’è però la possibilità di crescere ancora e fare risultato già agli Europei.
L’altro nome grande è quello di Gianmarco Tamberi. Quest’anno ha calibrato tutto su Parigi, perché replicare una medaglia lo metterebbe tra i più grandi. In questo Europeo però potrebbe prendere le misure sul suo stato di forma e, se riscaldato dal pubblico romano, difficilmente non cercherà di lottare per vincere.
Leonardo Fabbri invece nel vecchio continente in questo momento sembra non essere avvicinabile. A Savona ha stabilito il nuovo record italiano del getto del peso con 22,95, togliendolo ad Alessandro Andrei dopo 37 anni, sfida senza paura gli americani in vista di Parigi e in Europa il secondo in questo momento è un altro italiano, Zane Weir, che ha lanciato un metro in meno.
Gli altri azzurri da medaglia: da Sibilio a Crippa, Tortu e Furlani
Insieme a queste tre punte anche mediatiche, tra gli uomini bisogna citare Alessandro Sibilio, il quale ha nelle gambe tempi stratosferici ma spesso quelle gambe danno grandi problemi. A Roma ci sarà anche il detentore del record del mondo Karsten Warholm e sarà complicato vincere, ma a lui e a tutti gli appassionati basta vedere un Sibilio perfettamente sano.
Come dimenticare poi l’attesa per le prove di Filippo Tortu sui 200, Catalin Tucuceanu sugli 800, la mezza Maratona di Yeman Crippa tra le strade che furono di Abebe Bikila, Lorenzo Simonelli nel 110 ostacoli dopo l’argento europeo sui 60hs indoor di questa primavera, Pietro Arese sui 1500, pochi giorni dopo aver stabilito il nuovo record italiano sui 1500 con 3'32″13, superando Gennaro Di Napoli e la sua prestazione del 1990.
Ci sarebbero poi ancora altri nomi, la possibilità di prendere medaglie è davvero enorme, ma l’ultimo accenno non può essere rivolto che a Mattia Furlani. Nel salto in lungo sfida Tentoglu, il mito greco campione di tutto e sarà importante perché è proprio sulla pista dell’Olimpico che dovrà davvero provare a scalfire le certezze dell’olimpionico prima di Parigi.
Le azzurre in gara: Iapichino e Palmisano su tutte
Se passiamo alle donne siamo messi quasi allo stesso livello. Nei 100 metri grande attesa per la neoprimatista italiana Zaynab Dosso. Il suo 11.02 in questo momento è il terzo tempo in Europa. Nadia Batocletti sui 5000 quest'anno non ha avuto grandi picchi ma nella gara spalla a spalla non teme nessuno, mentre la stagione è iniziata molto bene per Federica Del Buono che sembra aver superato gli atavici problemi fisici che si è sempre portata appresso. Daisy Osakue nel disco e Sara Fantini nel martello sono due gariste eccezionali e poi le due stelle.
Larissa Iapichino sta crescendo e nel lungo durante l’ultima gara disputata ha piazzato un 6.86 che fa ben sperare, mentre la nostra campionessa olimpica dei 20km di marcia, Antonella Palmisano, ha passato un inverno e una primavera sicuramente meno problematiche rispetto alle ultime due stagioni e con la sua tecnica eccelsa può sempre darci grandi soddisfazioni.
Tutti i campioni presenti a Roma: Europei da sogno
Se abbiamo questa profondità, vuol dire anche che possiamo schierare staffette interessanti. Nella 4×100 maschile siamo campioni olimpici e questo dice tutto, nella femminile siamo bronzo europeo in carica e vorremmo almeno replicare. Ma in questi Europei che tanti hanno scelto anche per capire il proprio stato di forma e quella dei propri avversari in vista di Parigi, ci saranno davvero tutti: da Tentoglu a Warholm, come già evidenziato, passando per Armand Duplantis, che volerà nel cielo di Roma in caccia di un ennesimo record del mondo nel salto con l’asta, Jakob Ingebrigtsen, che sfiderà i britannici nei 1500 e nei 5000, Femke Bol, regina dei 400 ostacoli e Yaroslava Mahuchikh, la migliore saltatrice in alto al momento.
Gare meravigliose poi vedremo nel disco uomini (sfida Stahl-Alekna), salto triplo uomini (Piachardo-Diaz Fortun, in attesa dell’altro Diaz, Andy che diventerà italiano prima di Parigi), eptathlon (grande sfida Thiam-Johnson-Thompson).
Doveva essere un Europeo di passaggio e invece quasi tutti lo hanno scelto per lanciare la propria sfida verso Parigi 2024. Ci sarà davvero da divertirsi.