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Corridore muore durante la gara estrema sul Monte Bianco: è precipitato per 100 metri

L’incidente si è verificato in un settore ripido del tracciato, reso insidioso dalla morena (accumulo di detriti rocciosi). Una squadra di elisoccorso è intervenuta sul posto ma all’1.30 di notte il cuore dell’uomo ha smesso di battere.
A cura di Maurizio De Santis
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Corridori lungo il percorso che si inerpica sui sentieri delle montagne.
Corridori lungo il percorso che si inerpica sui sentieri delle montagne.

Coraggio. Muscoli d'acciaio. Allenamento psico-fisico. Resistenza alla fatica. Studio del percorso. Tutti fattori che sono il pane quotidiano per chi ama la sfida di difficoltà estrema di una ultra maratona sulle montagne. Al corridore brasiliano della PTL (Petite Trotte a Leon), di cui non sono state diffuse le generalità per rispetto della privacy, non sono bastati per scampare alla morte avvenuta durante una gara a Chamonix. Un piede in fallo, uno scivolone e una perdita di equilibrio improvvisi sulla morena le possibili cause della tragedia.

Gli è stata fatale una caduta sulla salita che conduce al rifugio del Plan Glacier (Massiccio del Monte Bianco), lungo il tragitto di 300 chilometri previsto dalla gara di apertura dell'evento UTMB (Ultra Trail de Mont Blanc). Nella notte tra lunedì e martedì i medici null'altro hanno potuto fare che registrare il decesso causato dalle gravissime lesioni riportate dopo essere precipitato per un centinaio di metri.

L'incidente si è verificato in un settore ripido del tracciato, reso insidioso dalla morena (accumulo di detriti rocciosi). Una squadra di elisoccorso è intervenuta sul posto ma all'1.30 di notte il cuore dell'uomo ha smesso di battere.

Non è la prima volta che si verifica una sciagura di questo tipo. La morte del corridore sudamericano è la seconda in altrettante edizioni dell'UTMB: l'anno scorso l'incidente avvenne sul versante sabaudo dopo il Passeur de Pralognan.

La Petite Trotte a Leon è una prova di ultra-endurance nella quale i partecipanti si cimentano a piedi su lunghe distanze (300 chilometri) e a 25.000 metri di altezza. I concorrenti la possono affrontare da soli oppure in squadre composte da due/tre persone, dotati di un equipaggiamento obbligatorio, tenuti sotto controllo attraverso un GPS che ne monitora le posizioni e il cammino nei cinque giorni previsti per lo sviluppo della gara. Non tutti vi possono prendere parte, c'è una selezione molto rigida dei candidati effettuata dagli organizzatori tenendo conto dell'esperienza individuale, una sorta di curriculum che scandisce l'abitudine e l'abilità a un certo tipo di gare.

Martedì 23 agosto 2022 alle ore 01:30 – si legge nella nota ufficiale -, il comitato di regata dell'UTMB Mont-Blanc è stato informato che un corridore PTL è rimasto vittima di un incidente nei pressi del Refuge de Plan Glacier. Il corridore ha intrapreso con la sua squadra il percorso ufficiale, segnalato e attrezzato in modo permanente, tra il Col de Tricot e il Refuge de Plan Glacier.

Sul posto è intervenuta la squadra di elisoccorso che ha confermato il decesso. Il pilota coinvolto nell'incidente è di nazionalità brasiliana. Per rispetto della sua famiglia, il suo anonimato sarà preservato.

Tutti i team PTL sono stati informati della situazione. L'evento viene mantenuto e ogni squadra può decidere di continuare l'avventura. La numerosa famiglia dell'UTMB è profondamente addolorata e porge le sue condoglianze alla famiglia e agli amici della vittima.

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