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Corre i 100 ostacoli ma è una lanciatrice del peso: “Non è uno scherzo”, è il regolamento

La storia di Jolien Maliga Boumkwo è incredibile: la contemporanea indisponibilità delle compagne di nazionale costringono il direttore tecnico a reclutarla per correre i 100 a ostacoli ai Campionati Europei di Atletica.
A cura di Maurizio De Santis
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Jolien Maliga Boumkwo. La lanciatrice belga ha partecipato alla gara a ostacoli dei 100 metri a ostacoli.
Jolien Maliga Boumkwo. La lanciatrice belga ha partecipato alla gara a ostacoli dei 100 metri a ostacoli.

Non è uno scherzo. Quando Jolien Maliga Boumkwo s'è presentata ai blocchi di partenza della gara dei 100 metri a ostacoli qualcuno deve averlo pensato e ha avuto un attimo di smarrimento: che ci fa una lanciatrice del peso al posto di una velocista? Impossibile non notare la differenza che è palese a occhio nudo, basta dare un'occhiata all'atleta portoghese che era accanto a lei prima della partenza. Mole, stazza e muscolatura rendevano la belga totalmente inadeguata per quel tipo di disciplina. Eppure era lì, perché quella presenza atipica? Il suo è stato un sacrificio necessario.

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Il regolamento degli Europei a squadre in corso a Cracovia obbliga le 16 selezioni partecipanti a competere in tutte le gare per avere almeno un punto da aggiungere alla classifica generale. E il Belgio, che si trova in ultima posizione nella Prima Divisione di nazionali (nel complesso sono 3), rischia la retrocessione. In buona sostanza non poteva (e non può) permettersi il lusso di rinunciare a nulla a cuor leggero.

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Ecco spiegato il motivo che ha spinto il direttore tecnico della selezione a colmare quel vuoto improvviso che s'era venuto a creare per l'assenza di Anne Zagré (personale di 12.71 e stagionale di 12.99) e anche per l'indisponibilità della specialista dei 400 metri ostacoli, Hanna Claes, Non c'era altro da fare che pescare altrove, rimediare alla meglio. Lo ha fatto chiamando la pluricampionessa nazionale nel martello e nel tiro. "Non era uno scherzo. Quando me l'hanno chiesto sono stata contenta – ha ammesso Boumkwo al canale ufficiale dell'evento – ma prima di accettare ho sentito il parere del mio allenatore. A volte facciamo ostacoli durante l'allenamento, quindi sapevo come procedere però ero consapevole che non dovevo strafare col rischio di farmi del male".

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Che sensazioni ha provato? Una in particolare. "Che tutti mi stessero guardando – ha aggiunto la lanciatrice – ma se i miei due punti serviranno a restare in prima divisione, ne sarà sicuramente valsa la pena". Boumkwo aveva regalato 10 punti alla sua nazionale nel lancio del peso, gli ultimi nei 100 metri a ostacoli sono stati i più inattesi: un altro punto, infatti, è arrivato grazie alla squalifica della svizzera Ditaji Kambundji.

Com'è andata la gara? Anche in questo caso il divario è stato molto netto. Basta guardare un paio di tempi e raffrontarli a quello delle belga per avere idea delle proporzioni. La polacca Pia Skrzyszowska ha vinto la gara in 12.77, mentre l'azzurra Elisa Maria Di Lazzaro ha chiuso in quinta posizione in 13.21. Jolien Maliga Boumkwo ha impiegato 32.81 secondi arrivando al traguardo senza far cadere gli ostacoli.

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