Coronavirus, il wrestling va avanti a porte chiuse: WrestleMania senza pubblico
Anche il mondo del wrestling fa i conti con l'emergenza Coronavirus. Attraverso un comunicato ufficiale la WWE (World Wrestling Entertainment) ha annunciato che WrestleMania 36, ovvero il più longevo e più importante evento della stagione non andrà in scena a Tampa Bay. L'attesissimo show si terrà invece ad Orlando in Florida a porte chiuse e sarà trasmesso in tv esclusivamente per gli abbonati alla pay-per-view.
Il Wrestling fa i conti con l'emergenza Coronavirus
L'emergenza Coronavirus sta colpendo anche gli Stati Uniti. Già da qualche giorno si parlava dei possibili scenari per il wrestling, ovvero lo show in cui atleti si affrontano sul ring, mettendo insieme vari stili di lotta sportiva, in combattimenti simulati al fine di esaltarne gli aspetti spettacolari e teatrali. Grande attesa soprattutto per l'appuntamento con WrestleMania 36, una sorta di Slam del Wrestling in cui si affrontano, i migliori wrestler in circolazione. Il più longevo e più importante evento annuale (insieme a Royal Rumble, SummerSlam e Survivor Series) non si terrà come da copione a Tampa Bay, ma a porte chiuse ad Orlando.
Wrestlemania 36 a porte chiuse, sarà trasmesso in tv esclusivamente agli abbonati
Questo il comunicato della WWE su WrestleMania 36 che sarà trasmesso per gli appassionati come da copione sulla pay-per-view: "In coordinamento con i partner locali e i funzionari governativi, WrestleMania e tutti gli eventi correlati a Tampa Bay non avranno luogo. Tuttavia, WrestleMania continuerà a essere trasmesso in streaming domenica 5 aprile alle 19:00 ET su WWE Network e sarà disponibile su pay-per-view. Solo il personale essenziale sarà sul set chiuso presso la struttura di addestramento della WWE a Orlando, in Florida, per produrre WrestleMania". Una scelta destinata a far discutere in quanto se è vero che si è cercato di tutelare appassionati e spettatori, non permettendo loro di accedere alle arene, d'altro canto si espone comunque gli atleti ai rischi di un contagio, alla luce dei contatti reiterati.