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Covid 19

Coronavirus, giocatore di rugby positivo fugge in Argentina: ora rischia fino a 15 anni di carcere

Luca Singerman, 22enne rugbista argentino, ha raggiunto nelle scorse ore Buenos Aires via nave da Colonia, dopo essere fuggito da un ospedale in Uruguay dove era stato ricoverato per il Covid-19. Il ragazzo è stato subito messo in quarantena e denunciato dalle autorità argentine. Oltre al carcere, rischia anche una multa di 700mila dollari.
A cura di Alberto Pucci
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Le ambulanze al porto di Buenos Aires - Fonte: Clarin
Le ambulanze al porto di Buenos Aires – Fonte: Clarin
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Il Coronavirus continua a terrorizzare tutta l'Europa e il mondo intero, e a spingere molti a mettersi in viaggio per raggiungere i famigliari e difendersi dal contagio all'interno delle proprie abitazioni. È quello che ha fatto nelle ultime ore anche Luca Singerman: 22enne rugbista argentino che ha raggiunto Buenos Aires via nave da Colonia, dopo essere fuggito da un ospedale in Uruguay dove era stato ricoverato per il Covid-19. Il viaggio del giocatore è però finito non con il ritorno a casa, ma con una denuncia ed un successivo trasporto in un centro medico specializzato.

Avvisati della presenza a bordo di un infetto, le autorità argentine sono infatti subito arrivate al porto di Buenos Aires con una decina di ambulanze, hanno portato via Singerman e fatto salire a bordo di un pullman le altre 400 persone arrivate con lui per il trasferimento all'Hotel Panamericano dove sono state messe in quarantena. Come ha raccontato il racconta il quotidiano ‘Olè', Singerman ora rischia di essere condannato ad una multa di 700mila dollari e a 15 anni di carcere per essere rientrato in Argentina dopo il contagio: un'accusa dalla quale il giocatore si sarebbe difeso affermando di aver saputo della positività del tampone soltanto dopo la ricezione di un sms ricevuto mentre era in viaggio.

I controlli al porto di Buenos Aires - Fonte: Clarin
I controlli al porto di Buenos Aires – Fonte: Clarin

La difesa del padre

"Mio figlio non è fuggito da un'ospedale di Montevideo – ha dichiarato Pablo Singerman, il padre del rugbista, ai media argentini – Stava studiando in Spagna per uno scambio universitario e, con la sospensione delle lezioni, ha decise con alcuni amici di tornare a Buenos Aires. Prima di mettersi in viaggio, sono andati a casa di uno di loro a Montevideo dove hanno rispettato i quattordici giorni di quarantena".

L'uomo, che ha anche spiegato che Luca Singerman sarebbe asintomatico e che prima di acquistare i biglietti per il ritorno si era anche sentito con il consolato argentino in Uruguay, ha infine concluso l'intervista scagionando completamente il figlio: "Ha denunciato se stesso, parlando con il capitano della nave, quando lo hanno informato della sua positività. Ha agito in modo responsabile e secondo il protocollo".

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