Conor McGregor senza freni: “L’obbligo del vaccino è un crimine di guerra”

"L'obbligo del vaccino è un crimine di guerra". Conor McGregor ne ha per tutti, a cominciare dai politici che rappresentano l'Irlanda e definisce "i nostri cagnolini al potere", pronti a dire sì dinanzi alle direttive dell'Unione Europea dopo aver perso sovranità e libertà di autodeterminazione. L'ex campione del mondo di arti marziali miste si spinge oltre e arriva perfino a teorizzare che questo è il momento giusto per uscire dalla Comunità, approfittando della questione vaccini anti Covid e della discussione che s'è aperta intorno alla possibilità che, complice l'andamento della pandemia e l'evoluzione dei contagi, siano obbligatori. Un'opzione che andrebbe discussa come ammesso dal presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, precisando di aver espresso un parere personale.

Altrettanto personale, ma molto più diretta, è l'opinione di McGregor che ha bollato come "ridicoli" i vaccini e puntato l'indice contro i "lacché dell'UE" che sono al governo nella Repubblica d'Irlanda. "Pensi che costringere le persone a iniettare qualcosa nel loro corpo non sia un crimine? Le persone devono avere il diritto di scegliere – le parole scritte in un messaggio su Twitter dal lottatore -. Sta arrivando un tentativo di rendere obbligatorio il vaccino, secondo il capo dell'UE. Non posso essere d'accordo su questo. So che i nostri cagnolini al potere faranno come gli viene detto".

McGregor, tornato ad allenarsi da poco dopo aver completato la riabilitazione per l'infortunio alla gamba subito in nell'ottagono contro Poirier, fa di nuovo parlare di sé (anche) per i suoi colpi di testa al di fuori del ring. In Italia destò scandalo l'aggressione a Francesco Facchinetti, al quale sferrò un pugno sul viso. Denunciato per quell'episodio di violenza, l'ex combattente è tornato di nuovo sotto i riflettori per quella vicenda a causa di un tweet: "Per chiunque abbia mai preso uno schiaffo da me: non mi dispiace, te lo sei meritato". Non c'era un riferimento esplicito a Facchinetti ma il fatto stesso che dopo la pubblicazione quel messaggio venne subito cancellato mostra come in reatà fosse equivoco abbastanza da rischiare di vedere la propria posizione peggiorata.