Conor McGregor chiede un faccia a faccia al campione NBA seduto in panchina: “Alzati”. Diventa piccino
La scorsa notte i Milwaukee Bucks hanno fatto visita agli Utah Jazz, vincendo 125-110 con la consueta prova mostruosa di Giannis Antetokounmpo (35 punti, 18 rimbalzi, 7 assist). L'incontro di Salt Lake City ha vissuto un momento particolare, che è diventato virale, quando qualcuno che era seduto a bordo campo in prima fila, ovviamente nei posti più costosi (si parla di migliaia di euro), ha pensato di farsi una camminata – a partita in corso, come se nulla fosse – per andare da Brook Lopez seduto in panchina. Quel qualcuno era Conor McGregor, che ha fatto cenno al giocatore di alzarsi. A quel punto la differenza di altezza tra i due ha creato un frangente tra il surreale e il comico, sottolineato dai presenti in panchina e da chi ha commentato poi il video sui social.
Il confronto tra Conor McGregor e Brook Lopez: "Alzati"
La partita era poco dopo la metà del secondo quarto, con Lillard in lunetta per i Bucks: le telecamere hanno immortalato l'inconfondibile sagoma di McGregor passare davanti alla panchina di Milwaukee e scorgere la mole di Lopez che vi era seduto, tornare allora qualche passo indietro per confrontarsi col centrone statunitense di padre cubano. McGregor gli si è parato davanti, notando che quello anche da seduto era più alto di lui.
Allora gli ha detto di alzarsi, invito raccolto dal campione NBA del 2021: a quel punto il lottatore di MMA si è fatto piccolo come un lillipuziano, di fronte al gigante che gli si è stagliato davanti. Lopez è alto 2,15, McGregor 1,73: tra i due c'è quasi mezzo metro di differenza in altezza, per tacere del peso. Anche ‘Notorious' ha colto il lato divertente della vicenda, intrattenendo una breve chiacchierata col cestista, che dopo la partita ha raccontato come aveva vissuto il tutto.
Il commento del campione NBA: "Sapevo che dovevo fare la mia parte…"
"McGregor mi ha chiesto quanto fossi alto, gliel'ho fatto sapere. Mi ha chiesto di alzarmi e l'ho fatto – ha detto Lopez – Sapevo che a quel punto, una volta alzatomi, avrei dovuto confrontarmi, avrei dovuto fare qualcosa. Avevo già visto dei faccia a faccia prima, quindi sapevo che dovevo fare la mia parte. Ora, se dovesse succedere qualcosa, forse Dame (Damian Lillard, ndr) potrebbe essere il mio manager, insegnarmi a combattere…".