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Conor McGregor cancella l’orribile risposta omofoba a Jake Paul, che gli aveva dato dello stupratore

Storie sempre tese tra Conor McGregor e Jake Paul: lo youtuber, fresco di vittoria su Mike Tyson, ha ricordato su X la recente condanna per stupro del lottatore irlandese, che in risposta gli ha dato del “nerd gay”, cancellando poi il messaggio omofobo.
A cura di Paolo Fiorenza
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Come spesso ha fatto in passato quando ha oltrepassato il limite con commenti improntati all'odio – se non oltre, con disprezzo profondo dei valori umani – anche stavolta Conor McGregor ha capito di aver esagerato usando parole inaccettabili e dunque ha cancellato il messaggio che aveva pubblicato su suoi canali social. Era un insulto omofobo rivolto a Jake Paul, in risposta ad un post di quest'ultimo che dal canto suo aveva ricordato la recente condanna per stupro del lottatore irlandese, che in base ad una sentenza dell'alta Corte di Dublino dovrà risarcire la vittima con un indennizzo di 250mila euro. "Sei un piccolo nerd gay", è stata la replica di McGregor, della quale adesso non c'è più traccia, se non negli screen che l'hanno resa virale.

Nikita Hand è il nome della donna che ha vinto la causa civile contro McGregor, dopo averlo accusato di averla violentata nel dicembre 2018. La condanna – contro la quale l'ex campione di MMA ha annunciato ricorso – si riferisce a quanto avvenuto in un hotel di Dublino: McGregor è stato accusato di aver bloccata la vittima al letto, di averle messo tre volte le mani alla gola e di averla violentata e picchiata "brutalmente".

Conor McGregor all'uscita del tribunale con la compagna di lunga data e madre dei suoi quattro figli Dee Devlin
Conor McGregor all'uscita del tribunale con la compagna di lunga data e madre dei suoi quattro figli Dee Devlin

Il 36enne lottatore – che ormai non entra nell'ottagono da tre anni, in seguito alla frattura della tibia nel terzo incontro con Poirier – ha negato le accuse mosse nei suoi confronti, parlando di un rapporto consensuale e negando di aver procurato lividi, ma venerdì una giuria civile presso l'Alta Corte di Dublino ha stabilito che aveva aggredito la Hand, ordinandogli di versarle 250mila euro di danni. "Farò ricorso contro la decisione – ha scritto poco dopo McGregor su X – L'istruzione del giudice e il modesto risarcimento concesso erano per aggressione, non per danni aggravati o esemplari. Sono deluso dal fatto che la giuria non abbia ascoltato tutte le prove esaminate. Ora sono con la mia famiglia, concentrato sul mio futuro. Grazie a tutto il mio supporto in tutto il mondo".

Conor McGregor a Jake Paul: "Sei un piccolo nerd gay". Poi cancella

Il veleno ce lo ha messo Jake Paul, reduce invece da momenti di grande euforia per la vittoria nel combattimento dell'anno contro Mike Tyson. Il 27enne youtuber non ha trovato di meglio che postare su X questo messaggio: "Dana picchia la moglie. Conor è stato condannato per stupro. Ma io sono il cattivo?". La prima frase si riferisce allo schiaffo che il boss dell'UFC Dana White avrebbe dato alla moglie in una discoteca. White non ha risposto, a differenza di McGregor, che ha scritto: "No, sei un piccolo nerd gay", con un'emoji che ride.

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Il commento è durato poco: Conor lo ha cancellato. Paul ha poi ulteriormente aggiunto: "Chiamare qualcuno gay e pensare di colpirlo con una frecciatina dimostra quanto sia cotto il cervello di Conor a causa di tutta quella cocaina. Un saluto a tutti i nerd".

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Nel corso degli anni, Paul e McGregor si sono scontrati più volte, scambiandosi insulti sui social. A luglio, dopo che Jake aveva messo KO Mike Perry, Conor lo aveva descritto come "il più grande stronzo che abbia mai visto in vita mia". Dopo che Paul aveva battuto Tyson la scorsa settimana, McGregor ha scritto sui social: "Un allenamento di 16 minuti con i guantoni da sparring. Vaffanculo". L'irlandese ha poi cancellato anche quel tweet, ma ciò non ha impedito allo youtuber di rispondere, sfidando Conor ad un incontro, sul terreno preferito da quest'ultimo, le Arti Marziali Miste: "Facciamolo in MMA. Nessuna categoria di peso. Proprio come si faceva una volta. Ma non lo farai".

Ora arriva quest'ultimo episodio, non certo edificante. L'irlandese sarebbe dovuto tornare a combattere all'inizio di quest'anno contro Michael Chandler all'UFC 303, ma un infortunio all'alluce lo ha costretto a ritirarsi prima del match. Adesso, dopo questa condanna e considerando l'età, la sua carriera appare davvero vicina alla parola fine.

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