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Condizioni al limite, malori in pista: un’atleta sviene per il caldo nella finale dei 10 mila metri

È accaduto ai Giochi Mondiali Universitari di scena in questi giorni in Cina. Durante il secondo giro di pista, la campionessa colombiana Estafania Aristizabal Medina non ha retto la fatica e si è accasciata al momento del rifornimento. Malori anche per l’azzurra Palmero, che ha rinunciato alla finale, e per altre atlete dopo il traguardo.
A cura di Alessio Pediglieri
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La campionessa giovanile colombiana Estefania Aristazabal Medina, vittima di uno svenimento in pista
La campionessa giovanile colombiana Estefania Aristazabal Medina, vittima di uno svenimento in pista

In Cina, a Chengdu si stanno svolgendo in questi giorni i Giochi Mondiali Universitari che hanno richiamato a sé oltre giovanissimi atleti da 170 Paesi diversi impegnati a confrontarsi in 18 discipline per un totale di 270 eventi. Tra questi anche i 10 mila metri dove, nella finale femminile, si sono vissuti attimi di paura per le sorti della colombiana Estafania Aristizabal Medina, svenuta improvvisamente durante il rifornimento al secondo giro di pista.

Martedì 1° agosto a Chengdu uno dei principali eventi più attesi della pima giornata dei Giochi Universitari era sicuramente la finale femminile dei 10 mila metri in cui si confrontavano diverse atlete di livello. Una gara che però ha rischiato di finire malissimo per diverse fondiste che hanno accusato le temperature altissime e la cappa di umidità che ha coinvolto la città che ospita l'evento a sud ovest della Cina. Non a caso alcune delle partecipanti hanno dovuto dare subito forfait, come la nostra azzurra Elisa Palmero, terza agli ultimi campionati italiani sulla distanza, bravissima a entrare nel lotto di atlete per l'atto conclusivo dopo le batterie di qualificazione. Purtroppo, però, proprio il caldo ha avuto la meglio: la giovane azzurra non si è presentata al via accusando un malessere che l'ha fatta desistere nell'affrontare la gara in condizioni quasi proibitive.

Le condizioni climatiche in cui si è svolta la finale, infatti, erano veramente al limite: afa e umidità hanno obbligato le partecipanti a doversi costantemente idratare sia prima, sia durante la gara. Non a caso, sul rettilineo opposto all'arrivo è stata preparata una zona ristoro per consentire alle atlete di rifornirsi di acqua, ma ciò non è bastato per tutte le finaliste. Al secondo giro, infatti, la colombiana Estefania Aristizabal Medina, non ha retto lo sforzo ed è crollata improvvisamente in pista. La giovane atleta aveva già accusato un evidente ritardo in occasione del primo passaggio al banchetto per ristorarsi, poi al secondo passaggio, lo svenimento.

Il momento del crollo della giovane atleta colombiana al secondo giro di pista all'altezza della zona rifornimento
Il momento del crollo della giovane atleta colombiana al secondo giro di pista all'altezza della zona rifornimento

Davanti a Medina crollata a terra però, non c'è stato un immediato intervento dei soccorsi: sono passati alcuni lunghissimi istanti prima che la giovane colombiana venisse aiutata dallo staff medico dell'organizzazione. Le sue condizioni sono migliorate poco dopo ma la scena è stata preoccupante, così come le altre che si sono viste subito dopo l'arrivo. Diverse atlete hanno accusato lo stesso problema, tra cui la turca Karasu, quarta all'arrivo e vittima di un altro malessere legato sempre al gran caldo.

Estefania Aristizabal Medina era tra le favorite su una doppia specialità i 5 mila e i 10 mila metri: campionessa colombiana nazionale tra le sue pari età, per ben tre volte e altrettante volte salita sul podio con la medaglia di bronzo, la ventenne sudamericana si presentava alle Universiadi cinesi anche forte del titolo di vicecampionessa panamericana.

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