Come sta Zanardi: le sue condizioni di salute, può essere la settimana del risveglio
Per Alex Zanardi inizia una settimana che potrebbe essere decisiva. Le condizioni dell'icona dello sport azzurro, rimasto gravemente ferito dopo un incidente in handbike venerdì 19 giugno, restano "stazionarie". L'ex pilota di Formula 1 è ancora ricoverato nel reparto di terapia intensiva del policlinico universitario Santa Maria alle Scotte di Siena, con il quadro neurologico rimasto molto grave. Nei prossimi giorni però a poco a poco i medici potrebbero decidere di diminuire il dosaggio dei farmaci per permettere a Zanardi di risvegliarsi dal coma. Una situazione che potrebbe consentire agli specialisti una valutazione più dettagliata delle sue condizioni neurologiche e la possibile presenza di danni, permanenti o meno.
Alex Zanardi continua a lottare nel reparto di Terapia Intensiva dell’Unità Operativa Complessa "Rianimazione e Medicina Critica" dell'Ospedale "Le Scotte" di Siena. Il classe 1966 è ancora sedato, intubato e ventilato meccanicamente da quel maledetto 19 giugno, quando si è reso protagonista di un incidente, andando a finire con la sua handbike nella corsia opposta contro un tir che sopraggiungeva e che non è riuscito ad evitarlo. Il quadro neurologico dell'ex pilota di Formula, ancora in coma farmacologico, resta grave anche se il fatto che il tempo passi senza sostanziali novità non può che essere un fattore positivo.
Come annunciato nei giorni scorsi, anche nel corso degli ultimi bollettini medici prima dello stop voluto dalla famiglia, quella che è appena iniziata potrebbe essere una settimana molto importante per Alex Zanardi. I medici infatti potrebbero decidere di risvegliarlo dal coma, una situazione fondamentale per valutare l'entità del danno neurologico riportato dall'atleta dopo le gravissime ferite alla testa e il successivo delicato intervento chirurgico. L'equipe multidisciplinare, formata da un tema di circa 20 anestesisti-rianimatori e neurochirurghi che sta monitorando costantemente i parametri di Zanardi, finora si è mantenuta prudente, pur aprendo alla possibilità di una diminuzione del dosaggio dei farmaci per risvegliare dal coma farmacologico. Se i dati dovessero garantire indicazioni incoraggianti in tal senso allora in accordo con la famiglia, si potrebbe decidere di iniziare a svegliare Alex Zanardi per procedere con esami più dettagliati, nella speranza di non dover fare i conti con danni neurologici importanti.