Come sta Tamberi dopo l’infortunio a 15 giorni dalle Olimpiadi: “Mi viene da piangere mentre scrivo”
A poco più di due settimane dalle Olimpiadi Gianmarco Tamberi, portabandiera dell'Italia con Arianna Errigo, e favorito per la medaglia d'oro nel salto in alto, ha riportato un infortunio. La notizia l'aveva dato lui stesso, che giustamente aveva evidenziato la sua preoccupazione dicendo: "A 30 giorni dai Giochi anche un capello storto è grave". Dopo i primi esami le sensazioni sono molto positive, le Olimpiadi non sono in pericolo, ma il percorso non sarà pulitissimo e le paure di Gimbo non sono finite.
Le Olimpiadi di Tamberi non sono in pericolo, non c'è lesione
Il dolore al bicipite femorale lo toglie da due gare della Diamond League, poco male, ma gli danneggia l'avvicinamento alle Olimpiadi di Parigi, che iniziano il 26 luglio. Subito è stato sottoposto agli esami strumentali, che hanno escluso lesioni muscolari. E questa è una notizia molto positiva, ma la risonanza ha evidenziato una zona edematosa del bicipite femorale dovuta a una piccola lesione miofasciale. Il recupero dovrebbe essere rapido.
"Per la paura pianto tre volte nelle ultime ventiquattro ore"
In un lungo post pubblicato sul suo profilo Instagram, il campione olimpico, mondiale e vincitore a Roma ancora una volta degli Europei, ha parlato anche delle sue emozioni, che sono state fortissime.
Non mi vergogno a dirlo, ho pianto 3 volte nelle ultime 24 ore…probabilmente per la tensione, probabilmente per la paura e forse anche perché in parte tutto questo l'ho già vissuto. Mi viene da piangere anche ora mentre scrivo, mi distrugge l'idea di poter compromettere il mio percorso verso quello per cui ho lavorato così tanto.
Fortunatamente sono state escluse lesioni muscolari, ma la risonanza evidenzia un importante zona edematosa del bicipite femorale probabilmente dovuta ad una piccola lesione miofasciale (la membrana che ricopre il muscolo). I tempi di recupero dovrebbero essere in teoria piuttosto rapidi ma sicuramente dovrò sottopormi ad una settimana di terapie intensive e allenamenti differenziati. Non sono in pericolo le Olimpiadi come tempi ma tutte le gare di avvicinamento che mi avrebbero aiutato a raggiungere il miglior stato di forma quel giorno si. Ho sognato un percorso senza problemi e per la prima volta nella mia vita questo stava per accadere ma ora mi ritrovo sdraiato in un letto con mille dubbi e paure. Solo una cosa mi rimbomba in testa e mi dà la forza: se nessuno ci è mai riuscito prima, ci deve essere un motivo! Nessuno nella storia ha mai coronato il sogno di vincere due medaglie d'oro in questo dannato sport e vi giuro che io, nonostante questo stop, continuerò a fare di tutto per essere il primo nel riuscirci. Non sarà facile, lo so… ma obiettivamente mi chiedo: cosa è stato facile nella mia carriera?!?! GIURO, NON FINISCE QUI!.