Come sta Daniele Scardina: gli ultimi aggiornamenti sulle condizioni del pugile
Un incubo durato due mesi e dal quale Daniele Scardina sta lentamente recuperato. Lo scorso 26 aprile il pugile è stato dimesso dall'ospedale Humanitas di Rozzano dove alla fine di febbraio era stato operato d'urgenza al cervello per la rimozione di un ematoma subdurale. King Toretto era stato colpito da un malore mentre si stava allenando e dopo il periodo trascorso in terapia intensiva ha cominciato a vedere la luce alla fine del tunnel.
In seguito alle dimissioni dall'ospedale Scardina ha cominciato il lungo percorso di cure e riabilitazione che sta seguendo ancora oggi, come confermato da suo fratello Giovanni che durante il suo ricovero ha provveduto a dare notizie sulle condizioni di salute del pugile attraverso il profilo Instagram.
La prima foto del King Toretto dopo il malore
Dopo due settimane dal ritorno a casa Daniele Scardina si è mostrato per la prima volta suo social: il pugile, con barba lunga e viso smagrito, ha festeggiato il compleanno del fratello che gli ha dedicato un pensiero speciale dopo le settimane buie vissute in seguito al suo malore. "Ecco non potevo ricevere Regalo più bello", ha commentato il fratello, "Dani sta bene, sicuramente la strada è ancora lunga ma la cosa buona e certa che lui c’è".
I primi miglioramenti di King Toretto
I pensieri più cupi delle prime ore hanno via via lasciato il posto alla speranza. Erano stati incoraggianti in tal senso le dichiarazioni rese il 3 marzo a Fanpage.it dal manager Alessandro Cherchi: "Respira autonomamente e questa è sicuramente una cosa positiva, ma dobbiamo aspettare ancora e avere pazienza".
Ma prevale la cautela sul tempo che sarà necessario a King Toretto per riprendersi. "Pregate per Daniele", sono state le parole del fratello in un messaggio condiviso su Instagram utilizzando il profilo del boxeur. Il suo promoter ha ribadito come i medici abbiano dato altre rassicurazioni sull'evoluzione del quadro clinico: tutto lascia presupporre che presto Scardina sarà risvegliato anche alla luce della sua reazione a impulsi esterni di stimolazione per i quali ha mosso la lingua e il braccio.
Il malore dopo l'allenamento e l'operazione
Daniele Scardina è stato male dopo la sessione di allenamento svolta regolarmente e, sceso dal ring senza manifestare malessere, aveva effettuato esercizi di scarico. Il pugile 30enne si stava preparando per combattere il prossimo 24 marzo un match della categoria mediomassimi contro il belga Cedric Spera. Nulla lasciava immaginare che di lì a poco avrebbe perso i sensi nello spogliatoio.
A spiegare cosa ha provocato il malore di King Toretto è stato Mario Ireneo Sturla, specialista in medicina dello sport e coordinatore sanitario nazionale della FPI (la federazione pugilistica italiana). "Basta un movimento brusco del capo per poter dare una torsione di queste vene a ponte e produrre un'emorragia – ha spiegato il professore -. In seguito ad accelerazioni o decelerazioni brusche possono avere delle torsioni e produrre quelli che vengono chiamati ematomi sottodurali o emorragie cerebrali"
Gli aggiornamenti del 15 marzo su King Toretto
Nella giornata di mercoledì 15 marzo una nota ufficiale della Clinica ha precisato come "i progressivi miglioramenti abbiano consentito ai medici di scalare ulteriormente i sedativi e di far respirare il paziente in modo autonomo". Il report della struttura sanitaria che si fonda sull'esito degli esami più recenti induce all'ottimismo ma ribadisce come sia necessario avere ancora pazienza prima di esprimersi sulla tempistica di recupero del pugile.
Perché quello che è successo a King Toretto poteva succedere in qualsiasi tipo di sport
Le parole del professore Sturla aiutano a comprendere che l'ematoma sottodurale non sia ascrivibile direttamente ai traumi per i pugni presi in combattimento – sia in allenamento oppure sul ring – né sia la conseguenza di un fattore di rischio esclusivo per i boxeur. "Nell'ambito di tutti gli sport ci possono essere problematiche relative a delle concussioni cerebrali dovute ad accelerazioni e decelerazioni. Una condizione che può verificarsi non soltanto nel pugilato, ma in qualsiasi tipo di sport".