“Colpiscimi, non fa male”: vuole imitare Rocky, viene messo KO all’istante con un pugno devastante
Abbassare la guardia e fare coi guantoni il gesto all'avversario di farsi avanti per essere colpito è il massimo gesto di sfida che un pugile possa fare, ancora di più quando quello sta picchiando come un dannato e sembra sul punto di vincere. Un po' tutti hanno negli occhi Rocky che invita a colpirlo ancora, e poi ancora, perché "non fa male", solo che quello è cinema, è finzione, e invece nella realtà fa maledettamente male e può spegnere le luci in un attimo. Il sudcoreano Ye Joon Kim si è voluto sentire Rocky per un giorno, ma è andata malissimo: il suo gesto di sfida è stato seguito da un terrificante diretto destro del campione giapponese Naoya Inoue, che ha abbattuto come un sacco di patate lo spavaldo sfidante.
Ye Joon Kim lo provoca, Naoya Inoue lo mette KO dopo un attimo
All'Ariake Coliseum di Tokyo il 31enne idolo di casa – uno dei migliori pugili ‘pound for pound' oggi al mondo, ovvero considerando tutte le categorie di peso – ha portato il suo strepitoso record in carriera a 29 vittorie (di cui 26 per KO), a fronte di zero sconfitte. È stata una conclusione altamente spettacolare quella del combattimento valido per il titolo mondiale indiscusso dei pesi supergallo, detenuto da Inoue in tutte e quattro le sigle: WBA, WBC, IBF e WBO.
Era in corso il quarto round del match, quando il campione nipponico ha messo alle strette l'avversario sferrando due sinistri, uno al viso e uno al corpo, che sono sembrati mettere in grande difficoltà il sudcoreano. Tuttavia in quel momento Kim ha pensato bene di mandare tutt'altro messaggio a Inoue, facendo il gesto di sfida coi guantoni. È stato un attimo: il giapponese lo ha colpito con una devastante combo sinistro-destro, in particolare quest'ultimo diretto al volto ha fatto crollare sul tappeto Kim, senza alcuna possibilità che si rialzasse.
"Certo, sono venuto qui per vincere, quindi è umiliante", ha riconosciuto il 32enne sudcoreano dopo la sconfitta, appena la terza in carriera (a fronte di 21 vittorie e 2 pareggi), ma la prima subita prima del limite.
Il ‘Mostro' Inoue, uno dei migliori pugili oggi al mondo
Continua invece il cammino inarrestabile nella boxe di Naoya Inoue. Il ‘Mostro', come è soprannominato, è stato campione del mondo in quattro categorie di peso: ha detenuto il titolo mondiale WBO dei supermosca dal 2014 al 2018 e il titolo WBC dei mosca leggeri nel 2014, poi ha unificato il titolo mondiale dei pesi gallo nel 2019 e infine nel 2023 è diventato campione del mondo indiscusso dei pesi supergallo, titolo confermato contro Kim. In totale il campione giapponese ha vinto 24 volte un incontro valido per un Mondiale, qualcosa che nessun altro pugile attualmente in attività ha nel suo record.