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Ciclismo, crono uomini: Cancellara, oro bis a Rio. Peccato non ci fosse Nibali

Dopo Pechino 2008 lo svizzero sale sul gradino più alto del podio anche in Brasile. Argento Dumoulin, di nuovo bronzo per Froome.
A cura di Jvan Sica
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“In questo mio ultimo anno da corridore mi godrò ogni corsa, metro per metro, insieme a lei (indicando la bicicletta)”. Così disse Fabian Cancellara dopo aver vinto le Strade Bianche, prima grande corsa europea ormai da considerare una classica del circuito internazionale. Purtroppo dopo quella vittoria Fabian Cancellara ha mancato tutti i suoi obiettivi principali, tra cui Parigi-Roubaix, indossare la maglia rosa al Giro d’Italia e la maglia gialla al Tour de France. Aveva poi anche un altro piccolo obiettivo, vincere la tappa del Tour che arrivava nella sua Berna, ma anche quella volta è stato Sagan a vincere e togliergli questa ennesima soddisfazione.

Dopo tutte queste sconfitte, l’anno d’addio stava per terminare con l’idea di un corridore decadente. Ma Spartacus, uno dei suoi tanti soprannomi, proprio nell’occasione più importante per il suo Paese ha sfoderato una prestazione incredibile, riuscendo a vincere la cronometro alle Olimpiadi di Rio De Janeiro 2016.

Fabian Cancellara non solo ha vinto su un terreno congeniale sì in quanto specialista delle prove contro il tempo, ma di sicuro poco congeniale in quanto a percorso – pieno di saliscendi insidiosi – ma ha anche schiantato tutti i suoi avversari. Contro la grande prova di Cancellara nulla hanno potuto gli specialisti puri come Tom Dumoulin, quest’anno vincitore del cronoprologo del Giro d’Italia e prima maglia rosa (una delle vittorie che Cancellara ha cercato ma non ha ottenuto, perché lui, di origini lucane, voleva fortemente indossare la maglia rosa nella corsa amata dal padre Donato, originario di Santa Fele in provincia di Potenza), e Chris Froome, vincitore del Tour de France 2016, al traguardo staccato di 1’02’’.

La gara

Lo svizzero ha iniziato subito forte la sua prova e già a metà percorso era nettamente avanti allo spagnolo Castroviejo, quarto al traguardo finale, e all’australiano Dennis Rohan, uomo che ha saputo ottenere un record dell’ora 2015 ed ha vinto due ori e due argenti mondiali e un argento olimpico nell’inseguimento a squadre.

Da Pechino a Rio, ultimi acuti iridati

Cancellara corona con questa grande vittoria la sua straordinaria carriera, nella quale aveva già vinto una volta la gara A cronometro all’Olimpiade di Pechino 2008, battendo anche in Cina gente del calibro di Alberto Contador, Cadel Evans e Samuel Sanchez. Insieme a questi due ori il palmares di Cancellara è davvero sterminato: quattro campionati mondiali a cronometro (sei se si contano i due titoli juniores), tre edizioni del Giro delle Fiandre (nel 2010, 2013 e 2014), tre della Parigi-Roubaix (nel 2006, 2010 e 2013) e una della Milano-Sanremo (nel 2008), oltre a una Tirreno-Adriatico (nel 2008), un Tour de Suisse (nel 2009), otto tappe al Tour de France e tre alla Vuelta a España.

Il rammarico, l'assenza di Nibali

Festeggia la Svizzera e anche un po’ l’Italia, per le sue origine lucane, ma restiamo con un piccolo dubbio: il Nibali visto nella gara in linea prima della sua terribile caduta, cosa avrebbe potuto fare in una corsa che proponeva tratti di vera salita e discese tecniche? Il dubbio ci rimarrà perché Nibali è in ospedale a recuperare dalla doppia frattura alla clavicola e Fabian Cancellara ha meritatamente vinto una delle ultime corse della sua straordinaria carriera.

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