Chi è Samuele Ceccarelli, ha strappato il titolo sui 60m a Jacobs: “L’atletica non fa regali a nessuno”
Samuele Ceccarelli, 23 anni, studente in Giurisprudenza a Pisa. È lui il nuovo campione italiano indoor sui 60 metri. È lui che ha battuto Marcell Jacobs nella finale degli Assoluti di Ancona. Quando se l'è visto al fianco ha tenuto gli occhi incollati sulla pista, dinanzi a sé, puntati verso quel traguardo che ha visto avvicinarsi poco alla colta. Ci ha messo 6″54 (un centesimo in meno rispetto alla stella olimpica) per completare la distanza e tagliare per primo il traguardo.
Lo sprinter che ha scippato il titolo all'avversario pluridecorato ha festeggiato serrando i pugni: non ci credeva, ma è stato tutto vero. E meritato. Non s'è scomposto, ha lottato e piazzato la zampata decisiva. Ce l'ha fatta e s'è preso una bella soddisfazione perché – dice al sito della Fidal – "ho iniziato relativamente tardi rispetto a tanti miei colleghi, mi sono sempre emozionato con l’atletica. Ma mai a questi livelli. Uno spettacolo".
Gioia, emozione e un orizzonte che si spalanca davanti pensando all'appuntamento degli Europei di Istanbul (dal 2 al 5 marzo). Ceccarelli ha negli occhi ancora l'impresa compiuta, la rivede fotogramma per fotogramma fino all'ultimo, quello del successo che in pochi avrebbero pronosticato credendo che a spuntarla sarebbe stato Jacobs. "Vincere il primo titolo italiano nella finale con il campione olimpico è qualcosa che non si può raccontare – ha aggiunto lo sprinter -. A Marcell Jacobs dico grazie per l'opportunità che ho avuto di sfidarlo. Non me lo aspettavo, davvero. Questo è un risultato che si costruisce con pazienza e sacrificio, l’atletica non fa regali a nessuno".
Qual è stata la reazione di Jacobs? Cosa gli è successo? Perché, dopo Liévin, ha avuto ancora una battuta d'arresto? È stato lo stesso campione olimpico a parlare del momento che sta vivendo e delle sue condizioni. Inzia la disamina facendo i complimenti all'avversario. "Ha fatto una gara eccellente, lo ha meritato – ha ammesso al sito della Fidal -. Gli ho detto di guardare a Istanbul… ci sarà da divertirsi perché con quel tempo è da finale".
Quanto alla propria performance, l'azzurro non ha nascosto le difficoltà. Chiarissimo il concetto che esprime: "Se ci fosse stato un 100 metri mi sarei fermato – ha aggiunto, ammettendo senza giri di parole qual è la situazione personale -. Ho avvertito un problema che non mi ha permesso di continuare a correre. Dobbiamo rivedere le varie parti e capire dove si trova il problema".