video suggerito
video suggerito
Olimpiadi Parigi 2024

Chi è Irma Testa, la prima medaglia olimpica italiana nel pugilato femminile

Dopo aver aperto decine e decine di porte in questi anni, Irma Testa non vuole fermarsi e punta alla medaglia che le manca: l’oro olimpico. E spera di farlo a Parigi 2024.
A cura di Jvan Sica
599 CONDIVISIONI
Immagine
Attiva le notifiche per ricevere gli aggiornamenti su

Ogni passo, ogni respiro di Irma Testa è stato segnato dal coraggio, un coraggio fuori da ogni logica, o meglio tutto dentro una logica sua personale, capace di andare oltre qualunque limite.

Quante porte ha aperto Irma? Prima pugile donna a partecipare a un’Olimpiade, Rio de Janeiro 2016, prima a vincere una medaglia, bronzo a Tokyo 2020, guida della boxe italiana nel suo complesso anche perché in Giappone non riesce a partecipare nessun pugile uomo e dopo pochi mesi dal bronzo capace di fare coming out con grazia e ovviamente sempre lo stesso coraggio a guidarla. Irma Arriva a Parigi da campionessa del mondo della 57 kg e con l’idea di salire un altro grandino fino all’oro.

La storia di Irma Testa, campionessa italiana di boxe

Irma vive a Torre Annunziata e sente che deve dare un motivo alla sua storia, una direzione alla sua vita. È in pratica ancora una bambina, ha solo dodici anni, ma con la forza di volontà che scotta tra le mani. Non si sa bene per qualche forza misteriosa un giorno entra nella palestra della “Boxe vesuviana” a Torre Annunziata. Incrocia lo sguardo del maestro Lucio Zurlo e gli chiede se può fare pugilato. Il maestro le dice: “Piccerè, nun è cos’ pe te!”.

Va una seconda volta e questa volta con un semplice gesto della mano Zurlo la allontana, nella speranza che sia stato chiaro. Irma invece torna una terza volta e Zurlo premia questo primo atto di coraggio di Irma e la fa allenare. Poi però le dice: “Tieni una settimana di tempo e poi combatti già, o dentro o fuori”. L’idea era di farle assaggiare subito il ring per farle capire le difficoltà di quello sport, di quella carriera sportiva e di quella vita. Per Irma non ci sono problemi, lei pensa che la boxe non sia uno sport soltanto maschile e lo dimostrerà.

Irma dopo una settimana combatte e da quel giorno niente sarà più come prima.
Nel 2012, a 15 anni vince già un bronzo al campionato europeo junior, mentre l’anno dopo vince un oro nei 52 kg junior ai Mondiali giovanili. Poi continua a vincere argenti, prima ai Mondiali Youth del 2014 e anche alle Olimpiadi giovanili di Nanchino sempre del 2014.

Il coraggio però le suggerisce di fare un passo in più e infatti nel 2015 vince l’oro ai Mondiali Youth nella 57 kg e vince anche il premio come migliore atleta della competizione. Con queste premesse, quando arriva nella categoria senior il coraggio che l’ha accompagnato deve spingerla con ancora maggiore forza. E lo fa subito, perché vincendo la semifinale del torneo di Samsun contro la bulgara Svetlana Staneva, Irma Testa diventa la prima pugile donna italiana a qualificarsi per un’Olimpiade.
La prima Olimpiade è una brutta bestia, lo dicono tutti gli atleti. Anche Irma viene scombussolata e tirata per la giacchetta da tutti e in Brasile non è al meglio. Ai quarti becca la francese Estelle Mossely, campionessa mondiale e alla fine di quell’edizione anche campionessa olimpica nei pesi leggeri. Irma perde e scricchiola.
Il coraggio che l’ha portato dove nessuna atleta donna italiana era mai arrivata non manca di colpo, ma l’idea che tutto quello che si poteva fosse stato fatto balena davanti ai suoi occhi. C’è poi anche la vita oltre la boxe e il pensiero di lasciare tutto per vivere, finalmente, la sfiora più di una volta.

Per fortuna sempre lo stesso coraggio che l’ha fatta iniziare adesso la scuote e nel 2019 diventa la nuova campionessa europea. Questo è il risultato che le fa capire come la farfalla dentro di sé non sia mai andata via.
Vince con un’eleganza e una classe poche altre volte viste sul ring il preolimpico di Parigi nel 2021 e va a Tokyo con un’altra prova di coraggio da dimostrare: portare a casa una medaglia. Vince anche questa sfida, è medaglia di bronzo nei pesi piuma, ovviamente la prima donna in Italia a farlo. A Tokyo guida inoltre una squadra di pugilato italiana formata solo da donne e questo è un evento e un cambio di passo che soltanto il suo esempio ha reso davvero possibile.
La leggerezza di aver ottenuto un enorme risultato, unita sempre al solito coraggio dopo Tokyo le fa serenamente dire che è innamorata di un’altra ragazza. Sembra ed è una cosa normalissima, eppure nell’Italia del 2021 è ancora un evento da prima pagina.

Irma Testa alle Olimpiadi di Parigi 2024 dopo il bronzo a Tokyo 2020

Per fortuna questa volta non ha pensato a fermarsi e oggi Irma lotterà ancora per la medaglia olimpica anche a Parigi e lo farà con una nuova consapevolezza. Ai Mondiali del 2023 a Nuova Delhi ha vinto l’oro nei pesi piuma, affrontando e sconfiggendo spesso in maniera netta tutte le avversarie più pericolose che affronterà in Francia.
In un torneo di boxe così importante la vittoria mondiale può non voler dire nulla ma può anche essere decisiva. Ti da certezze, voglia di attaccare, un occhio favorevole da parte dei giudici e anche un certo timore reverenziale da parte delle altre atlete. Irma salirà sul ring con tutto questo in spalla e non lascerà al suo angolo il coraggio, quello che ha sempre avuto e avrà per provare a vincere la medaglia più grande.

599 CONDIVISIONI
230 contenuti su questa storia
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views