Ceccon e il paragone con Sinner: “Anche se pulisce le righe del campo sembra che sia un santo”
Thomas Ceccon è uno degli atleti italiani più attesi alle Olimpiadi di Parigi che inizieranno il 26 luglio: dal canto suo, il nuotatore veneto – che detiene il record mondiale dei 100 dorso – è motivato ferocemente a fare meglio dell'argento e bronzo vinti nelle due staffette a Tokyo nel 2021. "Ossessione? L'ho sempre avuta, e quando c'è un impegno così… forse sì, è necessaria. Dipende anche dalla fase della carriera, io ho 23 anni, è il mio momento", spiega schietto Ceccon, che fa capire come punti all'oro senza falsa modestia. Thomas non conosce altra strada per la vittoria che l'allenamento e il lavoro duro, un'etica del lavoro che lo avvicina a Jannik Sinner. Lui ci sta al paragone, aggiungendo una riflessione.
Ceccon su Sinner: "Adesso tutto quello che lo riguarda è esagerato"
"Forse sì, siamo simili, anche se credo che tutti i campioni abbiano l'etica del lavoro. Adesso tutto quello che lo riguarda è esagerato, lo ha detto lui per primo, anche se pulisce le righe del campo sembra che sia un santo – dice schietto Ceccon al Corriere della Sera – Il mio idolo è Nadal ma mi piacerebbe conoscere Jannik, abbiamo la stessa età, quando vince lui voglio vincere anche io. Da bambino poi giocavo a tennis".
Ceccon ha saltato i Mondiali di Doha a febbraio, ma non ha mai staccato un attimo con la testa e adesso è a un livello di concentrazione altissimo sull'obiettivo parigino: "Io sono un appassionato e le gare dei Mondiali le ho viste tutte. Non dico che mi scocciava non esserci, però è stato strano stare sul divano. Avevo deciso così per non stancarmi troppo mentalmente. Ora sto bene, abbiamo iniziato ad allenarci con più intensità, si fa più fatica, ma è la parte che mi piace di più, iniziamo a finalizzare".
Ceccon e l'ossesione delle Olimpiadi: "Ci penso ogni minuto"
E si ritorna all'ossessione per quella medaglia olimpica del metallo dei sogni: "Come si fa a gestirla?Non si fa. C'è – risponde Ceccon senza sottrarsi al peso del pronostico e dell'attesa – Quanto penso all'Olimpiade? Eh, sta diventando ogni minuto, non ci si può far niente. Ogni 50 a dorso dico ‘questo è il ritorno del cento che farò in finale', ‘questo è l'arrivo', ‘questa è la partenza'. È un continuo. Capita anche qualche giorno che mi sveglio e non ci penso, però sono molti meno rispetto a quelli che mi sveglio e la mente va subito a quella gara lì".
Tutto è focalizzato per quei 100 dorso nella piscina di Parigi, non c'è spazio per altro nella giornata di Ceccon, men che meno i suoi hobby come fotografia e disegno: "Zero, adesso non c'è niente che non sia dormire, mangiare, allenarmi. Se sono ancora senza fidanzata? Non c'è tempo…".