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Ceccon distrugge le Olimpiadi di Parigi: denuncia la situazione vergognosa del Villaggio Olimpico

Thomas Ceccon non è riuscito a centrare la finale dei 200 dorso, prendendosi solamente il nono tempo, il primo tra gli esclusi. L’azzurro però a fine gara ha lanciato frecciate avvelenate verso l’organizzazione olimpica: “Nel Villaggio non c’è aria condizionata, fa caldo, si mangia male. Molti atleti si spostano per questo… non è un alibi è la pura cronaca di ciò che forse non tutti sanno”
A cura di Alessio Pediglieri
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Thomas Ceccon ha fallito l'appuntamento con la sue seconda finale olimpica nel dorso: dopo lo straordinario oro nei 100 non si potrà ripetere nei 200 metri vista l'eliminazione con il nono tempo, il primo tra gli esclusi. In semifinale non ha dato ciò che ci si aspettava e che si aspettava lui steso,. cedendo soprattutto nel finale. Nessuna recriminazione ma nelle dichiarazioni post gara l'azzurro non ha lesinato qualche frecciata alla vita in un Villaggio Olimpico tutt'altro che semplice: "Si mangia male, fa caldo e non c'è l'aria condizionata. Molti atleti si spostano e se ne vanno".

Prima la semifinale, dove non è riuscito a prendersi oltre il quarto posto nella propria batteria, venendo poi superato con la seconda semifinale che lo ha relegato al nono tempo. Poi, le parole che arrivano come stilettate diritte all'organizzazione olimpica di un Villaggio stracolmo di lacune, buchi neri e situazioni difficili che gli atleti devono affrontare.

Le parole di Ceccon dopo l'eliminazione nei 200 metri dorso

Nessuna giustificazione ma semplicemente un'analisi di quanto accade. Thomas Ceccon lo ha voluto ribadire ma ha voluto sottolineare anche quanto di negativo gli atleti stanno vivendo all'interno del Villaggio Olimpico, non privo di problemi: "Sottolineo che non vuole essere una giustificazione o un alibi, tutti stiamo vivendo le medesime situazioni e siamo nelle stesse condizioni. Una cosa che probabilmente molti non sanno ed è giusto raccontarla". Una premessa che anticipa l'affondo.

Per Ceccon è il momento dell'analisi personale ma anche della critica verso gli organizzatori: "Forse non sono entrato in acqua con la stessa convinzione che avevo nei 100,  e questo è stato un mio errore, mi servirà per il futuro. Sono deluso per non aver fatto un tempo da finale, ma ero stanco anch'io. Ho ceduto nel finale… un po'stanco si fa fatica a dormire sia la notte che nel pomeriggio, tra rumore e caldo. Sì fa caldo anche per me, nel Villaggio non c'è l'aria condizionata, non si mangia bene e ci sono problemi col cibo. Molti atleti si spostano per questi motivi", le parole del campione azzurro che hanno lasciato il segno. Più del suo dorso in una finale deludente.

La semifinale di Ceccon nei 200 dorso, quarto posto amaro

Ci ha provato Thomas Ceccon nel prendersi la seconda finale olimpica individuale: dopo lo straordinario oro nei 100 metri dorso,  il campione veneto ha provato a cullare la speranza di prendersi anche un'altra specialità che va in ricerca da tempo, i 200 dorso. Ma in semifinale non è riuscito nell'impresa: tocca per quarto dopo un secondo posto sfumato negli ultimi 20 metri mentre primo arriva l’ungherese Kos, davanti a Maertens e terzo Gonzalez. Per soli 7 centesimi, di fronte ai tempi dell'altra semifinale deve però gettare la spugna, chiudendo al 9° posto.

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