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Ceccarelli cambia allenatore, il vecchio tecnico durissimo: “Ho il vomito. E qualcuno mi paghi”

Durissimo sfogo di Marco Del Medico, ex allenatore di Samuele Ceccarelli. Il campione italiano ed europeo dei 60 metri lo ha scaricato con una telefonata nel giorno del suo compleanno: “Ne ho il vomito, mi auguro che qualcuno mi paghi quanto mi è dovuto da tempo”. La replica del velocista azzurro: “Ho dato la possibilità di chiarire, proponendogli di incontrarci per un confronto, ha preferito Facebook”.
A cura di Paolo Fiorenza
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Volano stracci tra Samuele Ceccarelli e il suo ex allenatore Marco Del Medico, con cui il 24enne velocista azzurro ha interrotto la collaborazione all'inizio di questa settimana con una telefonata. "Nel giorno del mio compleanno", ha raccontato amaramente il tecnico. L'atleta toscano – rivelazione della scorsa stagione avendo vinto i campionati italiani ed europei indoor nei 60 metri, entrambe le volte piazzandosi davanti al campione olimpico Marcell Jacobs – è poi finito in un tunnel che lo ha precipitato fino alla recente eliminazione in batteria ai Mondiali indoor di Glasgow, con un tempo altissimo. Da lì la decisione di cambiare tutto, lasciare Del Medico dopo quattro anni ed affidarsi a Maurizio Checcucci. Una mossa che ha scatenato la reazione velenosa dell'ex allenatore: "Ne ho quasi il vomito di questa situazione".

Era l'1 marzo quando Ceccarelli arrivava quarto nella sua batteria dei 60 metri ai Mondiali indoor, con un pessimo 6'77 che significava essere tornato indietro di anni rispetto al super velocista della scorsa stagione. A quel punto il ragazzo di Massa ha capito che era arrivato il momento di voltare pagina, salutando Del Medico e ringraziandolo per quanto fatto in questi anni. Una conclusione del rapporto che non solo è stata presa molto male dall'ex allenatore, ma anche intrisa di veleno per le modalità con cui è arrivata, con tanto di sospetti che fosse premeditata da tempo ed anche una richiesta di pagamenti pregressi.

Marco Del Medico con la sua agenda al centro di allenamenti
Marco Del Medico con la sua agenda al centro di allenamenti

"Ne ho quasi il vomito di questa situazione, i ringraziamenti fatti online? Di cosa? I modi e i dettagli parlano da se! I modi e i dettagli fanno la differenza – ha scritto martedì scorso Del Medico su Facebook, rinfacciando poi a Ceccarelli l'ingratitudine per averlo riportato ad alto livello – Nel febbraio 2020 ho accettato di iniziare questa avventura, un atleta che avrebbe abbandonato l'atletica, 8 mesi che era fermo da infortunio e da due anni fermo a 10″58… Gli dissi di togliere subito i plantari, dopo due fratture da stress al perone si è convinto che avevo ragione, togliendoli dopo la stagione indoor 2022".

"La stagione 2023 sappiamo com'è andata – ha continuato il tecnico – nella primavera più volte ho pensato di mollarlo, troppi atteggiamenti erano cambiati di colpo, ma poi ho sempre pensato che è un ragazzo e che non sarebbe stata tutta farina del suo sacco, sono stato estromesso dalle dinamiche, siamo passati da io e lui a lui, gli altri ed io. Ho cercato di non essere impulsivo,  ho temporeggiato, mi dicevano di stare tranquillo che le cose sarebbero andate a posto".

Poi il racconto della seconda parte della scorsa annata, finita in calo, fino ad arrivare al mese scorso: "Da circa il 10 febbraio in poi, le cose sono iniziate ad andare meglio, diventando sempre più stabile in allenamento, ma continuando a fare errori in gara, molto probabilmente causati dallo stress e dalla voglia di strafare… agli Assoluti molto più corretto, iniziando a dare segni di ritorno, infatti in allenamento andava molto forte correndo tecnicamente molto bene, Berlino altra caduta… psicologica?".

A questo punto c'è un episodio che col senno di poi viene raccontato col sospetto di una sottrazione maliziosa della metodica di allenamento: "Qualche giorno dopo mi chiede di poter fotografare la mia agenda degli allenamenti, premeditazione? Io coglione avendo fiducià gliel'ho permesso… non mi hanno portato ai Mondiali Indoor… c'erano tutti, mancava solo il Coach! L'ho chiamato dopo la batteria, molto amareggiato, abbiamo analizzato e alla fine era molto più tranquillo, sarebbe dovuto andare a Padova nella settimana successiva, e ci saremmo risentiti prima di iniziare la preparazione outdoor dall'11 marzo".

Infine la conclusione della vicenda, come l'ha vissuta l'allenatore, con due stilettate finali, su allenamenti (da non copiare) e pagamenti (da fare): "Il 9 marzo l'ho chiamato ma non mi ha risposto ne richiamato. Il 10 marzo alle 12,30, durante il pranzo del mio compleanno, mi chiama esordendo con queste parole: te lo dico io prima che te li dicano altri… e chi avrebbe dovuto dirmelo??? poi per telefono!!! Se fosse stata premeditata così, la vedo una forma un po' vigliacca. Con Checcucci niente da eccepire, l'ho saputo ieri, siamo amici e tra noi niente cambierà. Anzi a Maurizio gli faccio un enorme in bocca al lupo! Spero non si alleni con i miei allenamenti!!! Mi auguro che qualcuno mi paghi quanto mi è dovuto da tempo…".

Samuele Ceccarelli dopo la vittoria dell'oro agli Europei indoor l'anno scorso
Samuele Ceccarelli dopo la vittoria dell'oro agli Europei indoor l'anno scorso

Accuse durissime, cui Ceccarelli ha risposto oggi: "Le lacrime ai Mondiali di Glasgow sono state l'apice di una tensione accumulata durante tutto l'inverno, l'ultima goccia definitiva. I rapporti si modificano col tempo. È stata una scelta presa in accordo con la federazione e il mio gruppo sportivo, le Fiamme Oro – ha spiegato a Repubblica – Abbiamo ritenuto che un cambio servisse a cercare nuovi stimoli in una realtà alternativa. Lo sfogo di Del Medico? Sono un po' sballottato da questa situazione, non mi aspettavo che si alzasse un polverone simile. Ho dato la possibilità di chiarire, proponendogli di incontrarci per un confronto. Non mi ha risposto preferendo affidare a Facebook i suoi pensieri".

Poi il velocista ha risposto all'insinuazione relativa al fatto di aver fotografato l'agenda degli allenamenti di Del Medico, spiegando perché lo aveva fatto: "Le Fiamme Oro mi hanno chiesto quali fossero le mie modalità di allenamento, visto che dovevo curarmi gli ischiocrurali, i muscoli posteriori della coscia. È vero che partendo da zero siamo arrivati a un grandissimo risultato, nessuno potrà sindacare quel che è scritto nei libri dell'atletica. Ma mi dispiace che la mia riconoscenza sia stata snobbata in questo modo. Cosa cerco con Checcucci? Cambiare aria, ritrovare equilibri. Vedere fino dove mi posso spingere. Lavorare in un ambiente in cui c'è comunicazione tra le diverse figure professionali, al di là dei rapporti personali che possono anche non essere idilliaci".

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