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C’è un piano per far fuori l’Italia dal 6 Nazioni: è già pronta un’altra nazionale

Novità all’orizzonte nel Sei Nazioni, prestigioso torneo di rugby dell’emisfero nord. L’Italia, squadra reduce da risultati molto negativi, potrebbe essere estromessa in futuro.
A cura di Marco Beltrami
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Terremoto all'orizzonte nel rugby. Il Sei Nazioni, ovvero il più importante torneo internazionale di rugby dell'emisfero nord, potrebbe registrare delle importanti novità a partire dall'edizione del 2025. Il prestigioso e storico appuntamento della palla ovale, potrebbe accogliere tra le squadre partecipanti i campioni del mondo del Sudafrica. A pagare dazio purtroppo potrebbe essere l'Italia che dunque di fatto cederebbe il posto agli Springboks.

Le indiscrezioni per certi versi sorprendenti su questa possibile sostituzione arrivano da oltremanica, a pochi giorni dall'annuncio che il Sudafrica parteciperà comunque al classico appuntamento del campionato di rugby dell'emisfero australe per altri 3 anni con Nuova Zelanda, Australia e Argentina. Questo però non significa che i campioni del mondo, non abbiano rinunciato ad allinearsi con il nord. D'altronde già i club sudafricani hanno ottenuto la possibilità di partecipare ai tornei europei della prossima stagione: sono infatti ora nello United Rugby Championship (URC) con squadre gallesi, scozzesi, irlandesi.

Ma cosa spinge dunque la nazionale sudafricana di rugby a 15 a voler partecipare al Sei Nazioni? Tutto nasce dall’acquisizione da parte di CVC, di un settimo delle quote della competizione, a fronte di un investimento fino a 365 milioni di sterline. La società di private equity spinge dunque per l’adesione del Sudafrica, una delle big del rugby mondiali all’evento, anche per la possibilità di creare guadagni commerciali significativi, con la prospettiva anche di generare introiti radiotelevisivi importanti.

A tal proposito quando la CVC ha fatto il suo ingresso nel 6 Nazioni, nel comunicato ufficiale è stato spiegato che "l‘obiettivo è migliorare lo spettacolo sportivo di tutti i tornei, squadre e marchi; e costruire capacità commerciali più ampie per supportare questi piani ambiziosi. Questi passaggi garantiranno uno sviluppo continuo a beneficio dei fan e attireranno una nuova base di fan più diversificata e globale".

Alcune fonti attendibili hanno confermato a Sportsmail, che la volontà degli organizzatori sarebbe quella di mantenere il format del 6 nazioni, entrato in gioco nel 2000 quando l’Italia si è aggiunta a Francia, Irlanda, Galles, Scozia e Inghilterra. Per questo motivo l’unico modo per permettere l’ingresso in gioco del Sudafrica sarebbe quello di estromettere una delle partecipanti attuali. In questo caso ad essere eliminata sarebbe l’Italia, che al momento ha la squadra meno performante, risultati alla mano. In questo modo si aumenterebbe la competitività della manifestazione, che continuerebbe ad andare avanti con il classico format senza promozioni o retrocessioni. A quanto pare però sono diversi questa prospettiva non è molto gradita ad alcune figure di spicco del rugby europeo. Di fronte all’aspetto commerciale però il discorso legato alla tradizione potrebbe essere accantonato.

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