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Proteste in Iran dopo la morte di Mahsa Amini

Campionessa di scacchi dell’Iran senza velo ai Mondiali: la sfida al regime di Sara Khadim al-Sharia

La campionessa di scacchi iraniana, Sara Khadim al-Sharia, ha preso parte al Campionato mondiale 2022 in Kazakistan senza indossare l’hijab.
A cura di Vito Lamorte
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Sara Khadim al-Sharia, campionessa di scacchi proveniente dall'Iran, ha partecipato al Campionato mondiale 2022 in Kazakistan senza indossare il velo obbligatorio: a rendere nota la notizia è Iran International, che ha pubblicato anche una foto della giovane giocatrice senza hijab.

Nonostante le pressioni e la repressione violenta del governo di Teheran degli ultimi mesi, sono tanti i personaggi dello sport e dell'arte che continuano a protestare contro l'hijab: da mesi in Iran vengono represse con la violenza le proteste scoppiate dopo la morte della giovane Mahsa Amini e la mobilitazione ha superato i confini nazionali per raggiungere le atlete anche in competizioni al di fuori dell’Iran.

Una delle prime atlete iraniane ad apparire in una competizione senza il velo è stata Elnaz Rekabi durante l'arrampicata su roccia nelle competizioni in Corea del Sud: la climber è stata accolta da centinaia di iraniani al suo arrivo all’aeroporto di Teheran ma non è stata risparmiata dal regime, che ha raso al suolo la casa della sua famiglia. Anche la pattinatrice Niloufer Mardani è salita senza velo sul podio dopo una gara in Turchia.

Nonostante la popolarità di alcuni personaggi dello sport e dell’arte iraniana, il governo sta continuando a reprimere le proteste che ormai vanno avanti da 100 giorni. 

Nelle scorse ore è stata la volta di Sara Khadim al-Sharia, che si è guadagnata il grado di gran maestra femminile ed è riuscita anche a vincere il titolo di maestra internazionale di scacchi all'84esimo Congresso mondiale di scacchi a 18 anni.

Alle proteste per la morte della giovane curda Mahsa Amini si sono unite atlete sia in competizioni nazionali che fuori dall'Iran: molte artiste iraniane hanno pubblicato foto e video a capo scoperto, tra cui Taraneh Alidousti, Katayoun Riahi, Hengameh Ghaziani e Sohaila Golestani.

In Iran si sta vivendo una situazione incredibile con il calciatore Amir Nasr-Azadani, che è stato condannato a morte per aver preso parte alle proteste contro il regime in Iran: è accusato di aver partecipato al massacro di tre agenti delle forze di sicurezza durante le rivolte ma ci sono diversi punti della sentenza che non sono molto chiari e in tutto il mondo si sono mobilitati per chiedere pubblicamente il rilascio del 26enne.

Intanto ieri le autorità hanno costretto un volo della Mahan Air, il W563 partito da Teheran e diretto a Dubai, ad atterrare sullʼisola di Kish perché a bordo c'erano anche la moglie e il figlio dell'ex calciatore e allenatore Ali Daei, preso di mira dal regime per aver espresso il suo appoggio alle proteste dopo l'uccisione di Mahsa Amini.

Una situazione molto complessa quella che sta vivendo il paese del Medio Oriente.

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