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Olimpiadi Tokyo 2020

Bufera nella scherma italiana, lettera degli atleti: “Il Ct è incapace deve andare via”

La scherma italiana è nella bufera dopo la lettere firmata da quasi tutti gli atleti delle squadre azzurre femminili e maschili dopo il flop alle Olimpiadi di Tokyo 2020. All’interno della missiva inviata alla Federazione, si chiede l’immediata sostituzione del Ct, Andrea Cipressa, ritenuto come il principale responsabile di questi risultati poco esaltanti: “È incapace”.
A cura di Fabrizio Rinelli
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La scherma italiana ha ottenuto risultati non proprio esaltanti nel corso delle Olimpiadi di Tokyo. La delusione della Federazione è stata tangibile e la bufera dopo le parole critiche dell'ex olimpionica Elisa di Francisca dopo le prestazioni degli azzurri nelle squadre maschili e femminili, ha creato un polverone senza precedenti. Critiche che però non hanno lasciato indifferenti gli atleti azzurri reduci dalla spedizione giapponese che hanno colto la palla al balzo puntando il dito contro il Ct Andrea Cipressa. Il commissario tecnico del fioretto è stato indicato come il principale responsabile di questo flop dell'Italia nella scherma, tanto da portare gli atleti italiani a scrivere una lettera ufficiale al presidente federale Paolo Azzi, firmata da sedici azzurri.

Una sorta di petizione per rimuovere il commissario tecnico dall'incarico. Giorgio Avola, Daniele Garozzo, Alessio Foconi, Andrea Cassarà, Edoardo Luperi, Alessandro Paroli, Guillelme Bianchi, Lorenzo Nista, Damiano Rosatelli, Arianna Errigo, Alice Volpi, Martina Batini, Camilla Mancini, Martina Sinigallia, Francesca Palumbo, Valentina Di Costanzo. Praticamente sono le due squadre al completo, maschile e femminile, che hanno preso parte alle Olimpiadi di Tokyo, con l’esclusione di Erika Cipressa, per ovvi motivi dato che è la figlia del coach. "Oggettiva incapacità" si legge nella lettera indirizzata alla Federazione con frasi forti dirette al Ct.

La lettera della squadra di scherma italiana

Il contenuto della lettere, estrapolato dal Corriere della Sera, mette in evidenza proprio il pensiero della stessa Elisa Di Francisca che a questo punto pare essere stato condiviso dal resto della squadra azzurra. “L‘essere venuta meno nell’ambito di entrambi i settori del fioretto la fiducia riposta nell’attuale commissario tecnico Andrea Cipressa. In particolare, gli scriventi evidenziano come la perdurante disorganizzazione nell’ambito dei ritiri collegiali e delle competizioni, unitamente all‘oggettiva incapacità dell’attuale commissario tecnico di fare fronte ai bisogni tecnici degli atleti nell’ambito delle gare, ha generato un clima di forte disagio e di insanabile sfiducia degli scriventi atleti rispetto ad Andrea Cipressa“.

Un passaggio forte in cui si parla proprio di "incapacità" del commissario tecnico che non avrebbe trasmesso fiducia alla squadra che adesso chiede un immediato cambiato di rotta. “In considerazione di quanto sopra, i sottoscritti tutti chiedono che la Federazione Italiana Scherma provveda alla sostituzione dell’attuale commissario tecnico“. In pole, per poter programmare al meglio i Giochi di Parigi 2024, resta Stefano Cerioni che aveva guidato la squadra ai trionfi di Londra 2012 (cinque medaglie, tre delle quali d’oro) prima di passare alla Russia.

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