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Bodybuilder muore in albergo dopo la gara, non è come sembra: “Si sentiva in pericolo”

La popolare campionessa morta ufficialmente per “arresto cardiaco”, ma la famiglia vuole vederci chiaro. Emergono retroscena inquietanti.
A cura di Marco Beltrami
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Una tragedia che si è trasformata in un mistero. In Sudamerica sta facendo molto scalpore il caso di Johana Colla, popolare bodybuilder professionista che è morta dopo aver partecipato ad un prestigioso torneo, chiudendo al secondo posto. La Federazione Internazionale di Bodybuilding Argentina ha parlato ufficialmente di "arresto cardiaco", ma la polizia vuole vederci chiaro anche perché le dichiarazioni dei familiari, lasciano intendere che ci sia altro dietro il decesso della donna.

La trentenne argentina si era spostata da Lomas de Zamora a San Paolo in Brasile per prendere parte al Campionato sudamericano di Bodybuilding e Fitness, nella categoria Woman's Phisique. Una competizione chiusasi con la medaglia d'argento celebrata poi nel post-gara anche su Instagram a suon di post: se prima aveva parlato di "sogni che attraversano i confini", poi Johana ha postato le immagini della sua prova orgogliosa degli obiettivi raggiunti.

Il giorno successivo però Colla è stata trovata senza vita in albergo. Sua nipote Daniela Yael Colla, tramite Facebook ha chiarito: "Non avevo ancora intenzione di pubblicare nulla, ma purtroppo oggi ci siamo svegliati con questa triste notizia che Joha è morta. Vi chiedo, per favore, di non chiedere cosa gli sia successo, perché fino a quando non sarà fatta l'autopsia, non lo sapremo con certezza".

La Federazione Argentina in una nota ha comunicato: "Mentre dormiva, ha subito un arresto cardiaco. Il personale medico dell'hotel e il servizio medico di emergenza brasiliano hanno eseguito più di un'ora di rianimazione, che purtroppo non ha avuto successo. Il medico ad interim ci ha informato che si è trattato di una morte improvvisa. Estendiamo le nostre più profonde preghiere alla sua famiglia e a tutta la nostra comunità di bodybuilding".

La mamma di Johana in un'intervista a Chronicle HD, ha dimostrato di voler andare fino in fondo, per una vicenda tutta da chiarire: "Sapeva di essere in pericolo. Gli hanno fatto qualcosa, gli hanno dato qualcosa. Ho dei dubbi sulla sua morte. Le ho parlato alle nove di sera ed era felice, stava bene. Ho dei dubbi che gli abbiano fatto qualcosa. Ho chiesto tre volte ‘Stai bene?' Ero con le mie nipoti, le loro figlie. Noi tre le abbiamo parlato insieme: ‘Sto bene, stai calmo', mi ha detto. E alle due del mattino abbiamo ricevuto la chiamata che è morta. Ancora non riesco a crederci".

Dubbi a quanto pare su quanto accaduto all'interno della stanza d'albergo dove Colla non era sola. All'arrivo in hotel infatti la 30enne è stata trasferita in una doppia con un altro atleta della delegazione. Le azioni di quest'ultimo sono oggetto di indagini da parte degli inquirenti, perché a quanto pare potrebbero esserci dei retroscena. Su questo ha puntato il dito la signora Colla: "Se è morto per problemi di salute, lo capiamo. Ma con tutto quello che è successo, siamo preoccupati. Nessuno è responsabile, siamo dall'altra parte, non capiamo niente".

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