Beach volley, le campionesse boicottano il torneo in Qatar: “Non ci fanno giocare con il bikini”

Dopo sette anni Doha organizza una tappa del ‘World Tour' di Beach Volley, in passato aveva ospitato solo gare del circuito maschile, ma da quest'anno in Qatar si gioca anche il torneo femminile, la cui disputa ha creato enormi polemiche. Perché alle giocatrici è stato chiesto di giocare indossando una maglietta e dei pantaloni di tuta modello fuseaux. La coppia di giocatrici tedesche Karla Borger e Julia Sude hanno deciso di boicottare il torneo a causa del divieto di indossare il bikini, che non si può utilizzare in quel paese.

Il bikini è una necessità, a marzo ci sono 30 gradi

Karla Borger, che vinse una medaglia d'argento alle Olimpiadi di Rio 2016, in un'intervista ha spiegato in modo dettagliato perché non voler giocare a Doha perché non le è permesso si svolgere il proprio lavoro come succede abitualmente, e polemicamente ha aggiunto che non c'era la necessità di far disputare un torneo in Qatar:

Soltanto lì non è permesso, Noi vorremmo andare in Qatar, ma ci vogliono impedire di vestire i nostri abiti da lavoro. Quello è l'unico paese dove il governo locale ci dice come dobbiamo svolgere il nostro lavoro, e a noi questo non va assolutamente bene. Noi ci adattiamo volentieri alle usanze dei paesi dove andiamo, ma questa volta non è così. E faccio anche notare che a Doha a marzo ci saranno 30 gradi e il bikini è veramente una necessità. E mi chiedo anche se davvero ci fosse bisogno di assegnare una tappa del circuito a una nazione che ha quel tipo di regole.

Le differenze con il mondiale di Atletica

Julia Sude è stata altrettanto severa e ricorda ciò che è successo in occasione dei Mondiali di Atletica leggera di Doha c'era stata una maggiore permissibilità e alcune atlete avevano avuto la possibilità di indossare indumenti di gara che lasciavano trasparire l'ombelico, mentre le giocatrici di beach volley non possono farlo: "E considerando questo la scelta è giusta".