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Basket: virus misterioso uccide l’arbitro Gianluca Mattioli. Aveva 50 anni

Il fischietto italiano si trovava a Murcia, in Spagna, dove martedì avrebbe dovuto dirigere il match di Champions League. Ancora mistero sulle cause che hanno portato al decesso nel giro di appena 48 ore.
A cura di Biagio Chiariello
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Un grave lutto ha colpito il mondo del basket: Gianluca Mattioli è morto ieri sera in un ospedale di Murcia, in Spagna: arbitro internazionale di basket, avrebbe compiuto 50 anni il 25 novembre; pesarese, sposato, padre, combatteva da due giorni contro un virus misterioso che gli avrebbe provocato un blocco renale risultato fatale. Le sue condizioni, apparse subito molto gravi, non sono mai migliorate; tanto che nelle ultime ore erano giunti a Murcia – dove si trovava per dirigere il match di Champions League tra la squadra spagnola e il Monaco – la moglie e la figlia dell’arbitro, oltre al vice presidente vicario federale Gaetano Laguardia. La Fip col presidente Petrucci ha diramato ieri sera un breve comunicato: "Ci ha lasciati Gianluca Mattioli. La sua scomparsa improvvisa e inaspettata ha colto tutti di sorpresa. Ci stringiamo con grande affetto alla famiglia di Gianluca colpita dal tremendo lutto".

Chi era Gianluca Mattioli

Mattioli aveva cominciato ad arbitrare dal 1985, quando aveva appena 18 anni, mentre il 24 marzo del 2014, dirigendo Sutor Montegranaro-Armani Milano, aveva toccato le 600 partite arbitrate in serie A, un traguardo che pochi fischietti hanno superato in carriera. L’ultimo match diretto  era stato quello tra Reggio Emilia e Pistoia la scorsa settimana. Essendo arbitro internazionale, aveva fischiato in tutte le più importanti competizioni europee, Eurolega compresa. E di recente, il pesarese aveva diretto anche la specialità del tre contro tre, novità nel panorama degli sport olimpici.

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