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Australia, gli atleti che hanno disputato le Olimpiadi dovranno effettuare un mese di quarantena

Grandi polemiche in Australia. Il Comitato Olimpico ha protestato ufficialmente per la regola che impone una doppia quarantena (di 14 giorni ciascuno) agli atleti che sono tornati da Tokyo. In pratica la maggioranza degli atleti, tutti quelli che non vivono a Sydney, dovranno rimanere in isolamento per 28 giorni. L’a.d. del Comitato Olimpico ha detto: “Una decisione assurda, ne va della salute mentale degli atleti”.
A cura di Alessio Morra
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Gli atleti australiani si sono comportati benissimo alle Olimpiadi di Tokyo, hanno ottenuto 46 medaglie complessive, 17 d'oro, 7 argento e 22 di bronzo e si sono piazzati al sesto posto del medagliere, e possono fregiarsi del record di Emma McKeon, nuotatrice che ha vinto 7 medaglie nei Giochi 2021 (quattro ori e tre bronzi). Ma tutti gli atleti dell'Australia tornando a casa hanno fatto una scoperta poco piacevole. Tutti loro sapevano di dover effettuare due settimane di quarantena al ritorno in patria, ma coloro che lasceranno Sydney, dove sono sbarcati, e si recheranno nelle città in cui vivono dovranno effettuare altre due settimane di quarantena. Dunque 28 giorni di quarantena.

Doppia quarantena per chi torna dalle Olimpiadi

Il Comitato olimpico australiano (AOC) con una nota ufficiale ha protestato per la quarantena di quasi un mese che dovranno subire la maggior parte degli atleti: "Mentre altri paesi stanno celebrando il ritorno dei loro atleti, noi stiamo sottoponendo i nostri al trattamento più crudele e indifferente. Vengono puniti per aver rappresentato con orgoglio il loro paese con distinzione ai Giochi Olimpici". Matt Carroll, a.d. dell'AOC, ha continuato dicendo: "Hanno vissuto in una bolla altamente controllata a Tokyo, prendendo le massime precauzioni, tutti gli atleti sono vaccinati". A stretto giro è arrivata la risposta del Premier dello stato del South Australia Steven Marshall che ha difeso la sua decisione, ammettendo che è stato molto difficile imporre la quarantena aggiuntiva: "Ci tocca prendere decisioni difficili per proteggere l'Australia Meridionale. Quando guardiamo all'interstatale, vediamo condizioni devastanti che influenzano davvero la vita. Nell'Australia Meridionale, abbiamo mantenuto il nostro blocco per sette giorni. Ne conosciamo gli effetti".

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Il Comitato olimpico australiano ha controbattuto sottolineando come questa lunghissima quarantena non faccia bene agli atleti e rappresenta un rischio significativo per la salute mentale, "Avere delle persone in quarantena così a lungo è irragionevole", come ha dichiarato David Hughes, Cheif Medical Officer dell'AOC. L'Australia in questo momento è alle prese con diversi focolai della Variante Delta, focolai che hanno provocato delle chiusure in particolare a Sydney e Melbourne.

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