Atletica, Salvatore Antibo operato con successo: soffre di una grave forma di epilessia
Salvatore Antibo soffre da tempo di una grave forma di epilessia farmacoresistente con una frequenza di crisi plurimensile. L'ex azzurro, campione d'atletica europeo dei 5000 e dei 10000 metri piani a Spalato 1990 e medaglia d'argento olimpica nei 10000 metri ai Giochi di Seul 1988, era da giugno in attesa di ricovero per l'intervento, slittato a causa dell'emergenza Covid. Ieri la buona notizia dell'operazione riuscita con successo all'ospedale di Germaneto, in provincia di Catanzaro.
Unico azzurro a vincere un oro nella Coppa del Mondo (Barcellona 1989), a Salvatore Antibo è stato applicato uno stimolatore vagale: un generatore di impulsi posto sottocute che permette di inviare stimoli al nervo vago a livello del collo. A renderlo noto è stata la Lega Italiana contro l'Epilessia (Lice) che in un breve comunicato, ha specificato come Antibo non sia stato sottoposto ad un intervento chirurgico al cervello, bensì proprio all'applicazione di questo generatore che gli consentirà di proseguire la cura. "Permette di ridurre la frequenza e talvolta la gravità della crisi".
Un'operazione importante per Salvatore Antibo che proprio grazie all'interessamento di LICE, che da anni ha in cura Antibo, è stato possibile applicare lo stimolatore vagale, che peraltro ero stato consigliato a "Totò" già anni fa. Un processo non semplice, specie per il periodo che stiamo attualmente vivendo in piena pandemia. Antibo era infatti in attesa di questo intervento già dal mese di giugno e solo ieri è arrivata la bella notizia dell'operazione conclusa con successo. L'intervento per l'applicazione del dispositivo è stato eseguito dal professor Lavano e dalla dottoressa Guzzi dell'Azienda Ospedaliero-Universitaria Mater Domini di Germaneto, in provincia di Catanzaro. Oriano Mecarelli, presidente LICE, ha ringraziato tutto il presidio ospedaliero: "Consentirà a Totò un miglioramento della sua forma di epilessia e anche della qualità della sua vita".