Atletica in lutto: morto Donato Sabia, aveva il Coronavirus
Il mondo dell'Atletica e dello Sport italiano è in lutto per la morte di Donato Sabia. L'ex mezzofondista azzurro aveva 56 anni ed è deceduto in ospedale a Potenza: era stato ricoverato nei giorni scorsi nel Reparto di Terapia Intensiva perché risultato positivo al Coronavirus. È un momento durissimo per la famiglia dell'ex olimpionico che di recente aveva pianto la scomparsa – sempre a causa del contagio da Covid-19 – del papà 80enne dello stesso Sabia: le sue condizioni di salute si erano progressivamente aggravate per l'infezione contratta.
ll Presidente del Coni Giovanni Malagò, profondamente addolorato, esprime il cordoglio personale e dell'intero Comitato Olimpico Nazionale Italiano ai familiari di Donato e a tutto il mondo dell’atletica che ha perso oggi un grande protagonista, un grande uomo e un grande campione.
Due volte olimpionico a Los Angeles e a Seul
A Donato Sabia sono legate alcune delle pagine più belle dell'Atletica tricolore, sia in campo nazionale sia nelle competizioni iridate. In carriera è stato per due volte finalista olimpico degli 800 metri piani (nell'edizione di Los Angeles 1984 e quella di Seul 1988) chiudendo rispettivamente, in quinta e settima posizione.
Campione Europeo indoor negli 800 metri
La soddisfazione più bella per se stesso e per l'Italia è legata al trionfo conquistato agli Europei indoor in Svezia: nel 1984, a Goteborg, s'impose nella gara degli 800 metri e mise al collo la medaglia d'oro. Per anni ha corso al fianco di Pietro Mennea e grazie ai tempi di 1'43″88 vanta la terza miglior posizione italiana di tutti i tempi e, ancora, l’undicesima in 45″73 sulla distanza dei 400 metri. C'è ancora un altro "dettaglio" della sua carriera che lo ha consegnato alla storia dell'Atletica azzurra: per 29 anni Sabia è stato il detentore del record mondiale sui 500 metri con il tempo di 1'00"08.
Una volta ritiratosi dall'attività agonistica, l'ex mezzofondista è rimasto comunque nell'ambiente dell'Atletica, la passione di una vita alla quale s'è dedicato operando nel proprio ambito regionale: era presidente del comitato della Basilicata della Fidal.