Atleta con sindrome di down emoziona tutti alla maratona di New York: “Correre mi rende felice”
Kayleigh Williamson ha realizzato il suo sogno, emozionandosi e facendo emozionare. Questa giovane donna americana affetta da sindrome di down è riuscita a completare una delle competizioni più iconiche, ovvero la maratona di New York. Un risultato fortemente voluto dalla 33enne che si è lasciata andare alle lacrime dopo il traguardo. E ora Kayleigh non vuole fermarsi: è pronta a competere nel powerlifting.
Una gioia incontenibile quella di Williamson che si è contraddistinta tra i 52mila partecipanti alla gara per le strade della Grande Mela per essere la prima atleta con sindrome di down a completarla. È riuscita a raggiungere il suo obiettivo in poco più di 10 ore, crollando poi all'arrivo sotto il peso della stanchezza e della commozione. Sua madre ha spiegato alla rivista People che ogni volta che sua figlia sentiva la musica si fermava a ballare, soprattutto durante gli ultimi due chilometri.
Kayleigh ha rivelato: "Mi piace correre perché mi rende felice". Tra i suoi stimoli però c'era la voglia di onorare la memoria di sua nonna che ha sempre avuto il desiderio di portarla a vedere le luci di New York. E infatti sulla sua divisa di gara si poteva leggere: "Correndo in memoria di mia nonna, i ricordi contano, la consapevolezza dell'Alzheimer', alludendo al viaggio non ancora intrapreso con sua nonna e alla malattia di cui ha sofferto. Anche per questo l'essere riuscita a tagliare il traguardo ja regalato una gioia enorme alla 33enne che ha visto la sua popolarità schizzare alle stelle dopo essersi tolta la soddisfazione di completare anche la maratona di Boston e 20 mezze maratone.
E ora Williamson non ha nessuna intenzione di fermarsi. Infatti ora questa atleta ha voglia di confrontarsi con un altro sport. Quale? Il powerlifting, disciplina basata sul sollevamento del massimo peso possibile attraverso tre esercizi: lo squat, la panca piana e lo stacco da terra. Sui suoi profili social, Kaylegh ha manifestato la sua voglia di lottare duramente fino alla fine: "Ho trascorso questo pomeriggio con il mio allenatore allungando lentamente i muscoli. Sabato ho la mia gara di powerlifting . Fa ancora male, quindi mia madre mi ha detto che se fa ancora troppo male competere, dovrà eliminarmi dalla competizione. Venerdì ci consulteremo con il mio allenatore".