Atleta britannica si sente male in pista, scopre di avere l’epilessia: “Non ricordo molto della gara”
Jessica Warner-Judd ha ricordi molto vaghi della sua gara dei 10 mila metri a Roma. È come se a un certo punto si fosse spento l'interruttore e, una volta riacceso, si fosse accorta che le mancava un pezzo di pellicola. La 29 enne fondista britannica era stata costretta al ritiro per un malore improvviso accusato a 600 metri dal traguardo. Nadia Battocletti avanzava a grandi falcate verso il traguardo e vinceva l'oro, la connazionale Megan Keith saliva sul podio e prendeva il bronzo, lei crollava sulla pista e poco dopo veniva trasportata in ospedale.
Cosa le era successo? Quel malessere era la spia di qualcosa di ben più grave che ha scoperto proprio durante la prova degli Europei di Atletica: ha avuto un attacco di epilessia focale, che s'è ripetuto anche durante la prima visita al centro medico tanto da essere sedata e condotta d'urgenza al nosocomio dove ha trascorso tutta a notte. La crisi, che può durare pochi secondi oppure fino 2 minuti, è iniziata in una zona circoscritta del cervello da cui, in alcuni casi, può diffondersi ad altre aree cerebrali.
Qualcosa del genere le era capitato anche a marzo scorso negli Stati Uniti, sempre durante un evento sui 10 mila metri, ma questa volta è stato diverso. Ne ha parlato la stessa Warner-Judd che sui social ha chiarito come sta adesso e come si è sentita anche prima di scendere in pista all'Olimpico.
Mi sono accorta che qualcosa non andava già nel periodo compreso tra quando ho preso l'autobus e fino alla fase di riscaldamento – le parole della due volte campionessa britannica sui 10 mila metri -. Non ricordo molto della gara a parte circa 3 km, avvertivo uno strano cerchio alla testa ma ho scelto di non fermarmi. A 600 metri dalla fine ho avuto un attacco epilettico e quando sono stata portata al centro medico ho avuto un ulteriore attacco epilettico e così sono stata sedata e portata in ospedale dove ho trascorso la notte. Sono stati due mesi incredibilmente difficili e sono culminati con la diagnosi provvisoria di epilessia focale. Non sono sicuro di cosa mi riservi il futuro.
Nel messaggio Warner-Judd ha voluto anche ringraziare la British Athletics, la sua famiglia e i suoi amici per averla aiutata in quello che ha descritto come un paio di mesi incredibilmente difficili. "Non ho certezze per il prosieguo della stagione – ha scritto ancora su X – ma non vedo l'ora di tornare a correre. E spero di farlo quanto prima possibile".
L'atleta 29enne è terza nella lista di tutti i tempi del Regno Unito oltre i 10.000 metri, il suo nome figura accanto a Eilish McColgan e a Paula Radcliffe. Alle Olimpiadi di Tokyo non è riuscita ad arrivare sul podio né a ottenere buoni piazzamenti né sulla distanza dei 5 mila né su quella dei 10 mila metri. Ai Campionati del mondo svoltisi a Budapest un anno fa concluse la prova dei 10 mila solo in ottava posizione.