Argento nell’arco e nel salto in lungo: Petrilli e Caironi, emozioni azzurre alle Paralimpiadi
Una mattinata per cuori forti. Dal bronzo di Oney Tapia nel lancio del disco fino all'argento di Vincenza Petrilli nel tiro con l'arco, l'Italia delle Paralimpiadi ha messo a segno un filotto di successi fino ad alzare l'asticella delle medaglie a quota 58 (13 ori, 25 argenti, 20 bronzi). Tutti d'un fiato nell'ennesima giornata straordinaria per i risultati degli Azzurri spinti anche dai salti di Martina Caironi, argento nel lungo come accaduto anche nei Giochi in Brasile. Il trionfo più entusiasmante, tutto d'oro, è arrivato dalla prova in linea della handbike che ha bissato il trionfo di cinque anni fa a Rio 2016, quando nella squadra azzurra c'era anche Alex Zanardi.
Gli ultimi in ordine di tempo fanno riferimento all'impresa compiuta nella prova del tiro con l'arco (opera ricurvo femminile) e nella pedana del salto in lungo (categoria T63): due argenti dopo una finale disputata sul filo della precisione e dei nervi. Vincenza Petrilli ha chiuso al secondo posto, alle spalle dell'iraniana Nemati, che s'è rivelata ancora una volta la più forte. Suo il terzo oro consecutivo nella specialità, mai nessuna era riuscita a centrare un filotto del genere. Che il coefficiente della sfida fosse difficile lo si è intuito dall'evoluzione del duello tra arcieri. L'azzurra commette troppi errori e va sotto fino al 5-1. Finita? Niente affatto perché Petrilli trova la concentrazione giusta per rimontare il parziale fino al 5-5: il copione si ribalta e la Nemati a sbagliare troppo, lasciando all'italiana la sensazione che la medaglia d'oro è un obiettivo possibile. Nella freccia finale Petrilli dà tutto ma non basta: nello shoot-off piazza un ottimo 9, ma Nemati fa 10 centrando il bersaglio.
All'ultimo balzo. È così che Martina Caironi s'è giocata l'oro nel duello con l'australiana Vanessa Low, capace di arrivare fino alla misura di 5.28 m e fissare il nuovo record del mondo della categoria. L'azzurra non è andata oltre il 5.14, fallendo anche l'ultimo tentativo (bloccato sul 4.72), ma battendo la concorrenza della svizzera, Elena Kratter, bronzo in 5.01.