Angela Carini si scusa con Imane Khelif: “In quel momento mi si è bloccato tutto”
Della sfida tra Angela Carini e Imane Khelif se ne parla ancora tanto, per mille motivi, compresa la lotta intestina che potrebbe portare la nobile arte fuori dalle Olimpiadi. Il combattimento è durato pochissimo, una quarantina di secondi poco più, ma il pre e il post è stato ricco di parole e di polemiche. Nel day after la pugile campana ha rilasciato un'intervista nel programma di Rai 3 Agorà Estate ed è tornata su quanto accaduto a Parigi. Carini ha parlato del mancato saluto, si è scusata ancora con Khelif, ed ha spiegato perché ha deciso di abbandonare.
"Ho avuto un momento di vuoto, mi sono sentita malissimo sul ring"
La pugile italiana ha spiegato perché ha abbandonato il ring dopo 45 secondi: "Ho ricevuto un colpo fortissimo e non me la sono sentita di portare a compimento il match. Ho avuto un problema con il casco al secondo ho avuto un incrocio, un destro, e li ho avuto un momento di vuoto, mi sono sentita malissimo sul ring".
Le parole di Carini su Imane Khelif
Poi ha parlato anche di Imane Khelif: "Mi sono sentita vicina alla mia avversaria, siamo delle persone, mi sono immedesimata in lei. Noi siamo due atlete. Stiamo vivendo un sogno, siamo all'Olimpiade, l'apice per noi. Onore anche a lei, io non ho mai giudicato, non sono qui per giudicare nessuno, per me lei era la mia avversaria".
Successivamente si è scusata nuovamente per il mancato saluto: "Se non l'ho salutata e perché non mi sono mai arresa sul ring, combatto da quando avevo 12 anni, e quando mi sono arresa l'ho fatto perché mi sentivo di fare così, questa volta non sono riuscita a combattere. In quel momento mi si è bloccato tutto".
Il coraggio si vede anche in un gesto di abbandono
Ad Agorà Estate poi le è stata posta una domanda ulteriore sull'abbandono e lei ha risposto dicendo che: "A volte il coraggio si vede anche in un gesto di abbandono. Non è da tutti abbandonare e dire basta e dire non voglio continuare, ho avuto paura di farmi male. Non volevo creare altro dolore".
La chiusura è stata su Khelif: "Io non sono nessuno per dare un giudizio, ho fatto il mio dovere da pugile e ho combattuto. Per la mia avversaria provo rispetto assoluto, mi spiace per queste polemiche. Questi commenti hanno fatto male a me e lei, non siamo dei robot, siamo degli essere umani. Lei avrà sempre il mio rispetto".