Angela Carini dice cosa è successo con Imane Khelif: “Troppo dolore, ma non sono nessuno per giudicare”
Angela Carini ha deciso che meno di un minuto era troppo e che quei pugni così forti che stava ricevendo sul ring delle Olimpiadi di Parigi da parte dell'algerina Imane Khelif non potevano che avere una conseguenza: abbandonare il match e consegnare la vittoria all'avversaria. Una conclusione clamorosa, che la 25enne napoletana spiega dopo il combattimento, confermando che quel "fa malissimo" che aveva detto al suo angolo era nient'altro che la verità, ma anche rifiutandosi di cavalcare le feroci polemiche della vigilia sul diritto o meno di competere della Khelif, l'anno scorsa esclusa dai Mondiali di boxe per livelli di testosterone troppo alti e conseguenti sospetti sul suo reale sesso biologico: "Ho sentito troppo dolore, ma non sono nessuno per giudicare".
Angela Carini spiega cosa è successo con Imane Khelif alle Olimpiadi
"Cosa è successo? Non me la sono più sentita di combattere dopo il primo minuto, ho iniziato a sentire un dolore forte al naso – dice Angela – Ma non è da me arrendermi, è proprio perché non riuscivo, e quindi ho detto basta, ho messo fine al match. Ma io sono salita sul ring per mio padre, la scorsa Olimpiade mio padre era in fin di vita (si commuove, ndr). Questa per me era la mia Olimpiade e volevo percorrere l'ultimo chilometro, ma se Dio ha voluto così, sarà così".
A precisa domanda se sia stata condizionata dalle polemiche sulla partecipazione dell'algerina e sul suo diritto a competere tra le donne, la Carini si sottrae, non vuole essere strumento di alcunché: "No, nulla. Io non sono nessuno per giudicare, non sono nessuno per prendere una decisione. Se questa ragazza è qui, ci sarà un motivo. Io ho combattuto e sono salita sul ring nonostante le mille polemiche che ci sono state. Ma ripeto io non sono nessuno per giudicare e dire altro".
"Incontro irregolare? Non sono nessuno per giudicare"
"Il mio labiale sul fa malissimo? Ho sentito i colpi molto forti. Erano colpi che di solito non ricevo? No, sinceramente no. Ho preso colpi, colpi… io sono una combattente, la mia nazionale lo sa, sono una che anche davanti al dolore non si ferma mai. Se mi sono fermata, l'ho fatto solo per la mia famiglia. Se è stato un incontro irregolare secondo me? Non sono nessuno per giudicare…", continua la pugile partenopea.
La Carini insiste che non poteva fare altro che abbandonare il combattimento: "Paura di farmi male? Non ho mai avuto paura di farmi male, quando sali sul ring sei consapevole che puoi andare al tappeto, come sei consapevole di rialzarti, ma non ce la facevo a portare a termine il match, ho sentito un dolore troppo forte al naso. Se in passato ho ricevuto colpi così forti? Io… ho combattuto spesso… ho combattuto spesso, in nazionale, io mi alleno con mio fratello, quindi ho sempre combattuto con uomini, nel senso pure… però, non lo so, non ditemi nulla, ma io ho sentito troppo dolore oggi".
"Il significato dell'essermi inginocchiata alla fine? Era solo per mio padre", risponde Angela che si commuove e lascia l'intervista.