Alle Olimpiadi 91 positivi al Covid e uno alla cocaina, atleta sospeso: “Ho deluso molte persone”
Le Olimpiadi di Tokyo 2020 nella morsa del Covid-19. In Giappone i numeri della pandemia non permettono uno svolgimento tranquillo e in un clima di festa come quello olimpico: a poche ore dalla cerimonia di apertura è stato registrato un nuovo picco di contagi, mai così tanti da metà gennaio, e c'è grande preoccupazione da parte di tutte le delegazioni. Attualmente sono 91 i positivi legati all'evento olimpico ci sono stati anche i primi ritiri: oltre alle rinunce della lottatrice di Taekwondo cilena, Fernanda Aguirre, e della skateboarder olandese, Candy Jacobs; c'è da registrare la decisione di non partecipare ai Giochi della delegazione della Guinea.
Intanto, oltre alla preoccupazione per il Coronavirus, è scoppiato il caso nel team australiana e riguarda precisamente Jamie Kermond, che è risultato positivo ad un metabolita della cocaina. Lo showjumper non ha superato un controllo anti-doping e non potrà rappresentare il proprio paese ai Giochi in programma dal 23 luglio all’8 agosto 2021. A darne notizia è stato il comitato olimpico australiano (Aoc) una volta ricevuto l’esito del test effettuato il 26 giugno scorso: “Il comitato olimpico australiano è stato messo al corrente dell’accaduto da ‘Sport Integrity Australia’ e ha preso atto della sospensione dell’atleta in questione, Jamie Kermond, positivo per cocaina al test A. Ricordiamo che la cocaina fa parte della lista delle sostanze proibite. Ora a Mr. Kermond è proibita la partecipazione a ogni evento, Olimpiade compresa, per la durata della sua sospensione. A Kermond offriremo comunque il nostro supporto“.
Il tre volte campione australiano è stato sospeso provvisoriamente dall'Equestrian Australia ed è stato escluso da tutte le competizioni. Il nativo di Warnambool ha commentato così quanto accaduto: "È probabile che il risultato positivo sia dovuto un singolo uso ricreativo della droga in un evento sociale e non ha alcun legame con il mio sport. Sono estremamente turbato e dispiaciuto per quanto accaduto, mi assumo la piena responsabilità. Sono davvero dispiaciuto perché ho deluso molte persone, compresa la mia famiglia e i miei compagni di squadra. Spero che un giorno possa essere perdonato per il mio errore attraverso azioni migliori e un contributo allo sport che conosco e amo".
Jamie Kermond avrebbe dovuto far parte della squadra di equitazione australiana composta da nove membri e guidata da Andrew Hoy, tre volte medaglia d'oro, e dalla veterana del dressage Mary Hanna, alla sesta Olimpiade della sua carriera.